Politica
Sardegna al voto. Ammessi i 10 quesiti referendari
CAGLIARI, 10 FEBBRAIO 2012 – L’ufficio regionale per i referendum ha ammesso tutti i dieci quesiti proposti dal “movimento referendario Sardo”, per questo i cittadini sardi saranno presto chiamati alle urne (secondo la legge, la consultazione potrà svolgersi in una domenica tra il primo aprile e il 10 giugno), la data dovrà essere decisa dal presidente Cappellaci, che ha dichiarato << In tempi brevissimi adotterò il decreto per l’indizione dei referendum>>. I Sardi saranno dunque chiamati a dire la loro su alcuni temi fondamentali per il prosieguo della guida dell’Isola, come abolizione delle provincie, il voto segreto e la riduzione dei consiglieri.
I primi cinque quesiti riguardano l’abolizione delle province:
1. Volete voi che sia abrogata la legge regionale sarda 2 gennaio 1997, n. 4 e successive integrazioni e modificazioni recante disposizioni in materia di Riassetto generale delle Province e procedure ordinarie per l’istituzione di nuove Province e la modificazione delle circoscrizioni provinciali?[MORE]
2. Volete voi che sia abrogata la legge regionale sarda 1 luglio 2002, n. 10 recante disposizioni in materia di “Adempimenti conseguenti alla istituzione di nuove Province, norme sugli amministratori locali e modifiche alla legge regionale 2 gennaio 1997, n. 4?"
3. Volete voi che sia abrogata la deliberazione del Consiglio regionale della Sardegna del 31 marzo 1999 (pubblicata sul BURAS n. 11 del 9 aprile 1999) contenente “La previsione delle nuove circoscrizioni provinciali della Sardegna, ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 2 gennaio 1997, n. 4?”
4. Volete voi che sia abrogata la legge regionale sarda 12 luglio 2001, n. 9 recante disposizioni in materia di “Istituzione delle Province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell’Ogliastra e di Olbia-Tempio?”
5. Siete voi favorevoli all’abolizione delle quattro province “storiche” della Sardegna, Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano?
I primi 4 sono referendum abrogativi, mentre il quinto riguardante la volontà di abrogare le quattro Province storiche è consultivo.
6. Il sesto quesito (referendum abrogativo) riguarda gli stipendi dei consiglieri regionali, dove si richiede l’abrogazione della legge regionale che determina " indennità e status dei consiglieri regionali".
7. Il settimo è un referendum consultivo per l'abrogazione del voto segreto in Consiglio Regionale. Questo quesito è stato inserito in quanto il Consiglio Regionale sardo sostanzialmente non ha competenza legislativa in materia etica, che configuri la necessità dell'esercizio di libertà di coscienza, per cui non si vede la necessità dell’utilizzo di tale pratica che invece viene spesso inopportunamente utilizzato per inviare "avvisi obliqui" o per tendere "imboscate parlamentari" ad assessori o leggi.
8. L’ottavo referendum è consultivo, si chiede ai sardi di esprimere un’opinione in materia di abrogazione dei consigli di amministrazione degli enti regionali. <<Siete voi favorevoli all’abolizione dei consigli di amministrazione di tutti gli Enti strumentali e Agenzie della Regione Autonoma della Sardegna?>>
9. Anche il nono è un referendum consultivo per l'elezione diretta del Presidente della Regione, previa scelta delle candidature tramite le "elezioni primarie". <<Siete voi favorevoli all’elezione diretta del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, scelto attraverso elezioni primarie normate per legge?>>
10. Infine un referendum consultivo per la riscrittura dello Statuto Sardo tramite l' Assemblea Costituente. <<Siete voi favorevoli alla riscrittura dello Statuto della Regione Autonoma della Sardegna da parte di un’Assemblea Costituente eletta a suffragio universale da tutti i cittadini sardi?>>
Fonte immagine: dgmag.it
Stefania Schirru