Cronaca
Sarà ricordata domani mattina alle dieci nel quartiere di Baragallo la strage delle " Foibe"
SANREMO 9 FEBBRAIO 2013 - Sarà ricordata domani mattina alle dieci presso la lapide di Via Martiri delle Foibe, nel popolare quartiere di Baragallo a Sanremo, la tragedia che nel tragico biennio 1944- 1945 colpì un grande numero di italiani residenti nelle quattro provincie della Venezia- Giulia, e cioè Trieste, Gorizia, Pola e Fiume.
Un dramma immane in cui perirono certamente circa ventimila nostri connazionali, ma c'è chi parla di un numero almeno doppio, vittime in buona parte solamente di un odio atavico nutrito dall'etnia slava nei confronti di quella latina cui appartenevano queste povere vittime nostre connazionali. Fu la " Tragedia delle Foibe" prodomica del biblico esilio dalla Venezia- Giulia, ormai in gran parte persa con l' eccezione delle città di Trieste e Gorizia che però ebbero a sopportare una tremenda occupazione da parte dell'esercito partigiano Jugoslavo, di trecentomila italiani che al loro arrivo nella Madre Patria furono purtroppo accolti più come intrusi che come poveri esiliati in nome della " purezza" della stirpe slava, tragico mito che, come noto, alla fine del secondo millennio dette origine alle terrificanti guerre balcaniche nel corso delle quali altre foibe accolsero i poveri cadaveri di migliaia di inermi cittadini colpevoli solamente di professare una religione diversa da quella cristiana, come nel caso degli ottomila infoibati bosniaci di Srebenica.
Sicuramente tra gli infoibati, così definiti giacché venivano precipitati ancora vivi, affinché vi si sfracellassero, nei profondi inghiottiti carsici come quelli di Basovizza, Pisino e Grecignano, in dialetto locale definiti " Foibe", ci furono anche parecchi aguzzini fascisti colpevoli negli anni precedenti di orribili delitti e torture a danno delle minoranze slave dell'Istria ma altrettanto sicuramente si può affermare che la maggioranza tra di loro era costituita da gente inerme.
A ricordare tutto questo ed a deporre la corona d'alloro in onore dei martiri giuliani sarà, in rappresentanza del Sindaco Zoccarato, l'Assessore del Comune di Sanremo Gianni Berrino accompagnato dai rappresentanti dell'Associazione dei profughi istriani e dalmati, associazione che ha come fine quello di mantenere accesa la fiammella del ricordo di ciò che accadde in quegli anni sul confine orientale. E' quella dei profughi istriani e dalmati un'Associazione molto diffusa in Liguria giacché tanti furono negli anni successivi alla seconda guerra mondiale le persone che dall'Italia orientale scelsero la nostra regione come seconda patria. Tra di esse ricordiamo la cantante savonese degli anni sessanta del novecento Wilma Goich o l'ex Sindaco di Genova Sansa.
Troppe volte il dramma degli " Italiani della Venezia Giulia" è stato passato sotto silenzio a causa della sua strumentalizzazione politica che, dopo la caduta del Muro di Berlino, ha ormai nessuna ragione di esistere. Al di la infatti dell'emotività che colpisce soprattutto gli appartenenti alla Nazione italiana, infatti, è bene ricordare che la " Tragedia delle Foibe" è stata solamente la prima di una serie di tragedie che hanno avuto per teatro i Balcani occidentali sino alla fine del secondo millennio e che, oggi, alla vigilia dell'ingresso, fissato per il primo Luglio, della Croazia nell'Unione Europea dovrebbero essere di monito per la costruzione di un futuro di pace e tolleranza tra le varie etnie in quelle regioni del Vecchio Continente. [MORE]
Sergio Bagnoli
(notizia segnalata da Sergio Bagnoli)