Delitto Magliana, le minacce di Paduano: "Te la farò pagare"
Cronaca Lazio

Delitto Magliana, le minacce di Paduano: "Te la farò pagare"

sabato 4 giugno, 2016

ROMA - Gli inquirenti, che indagato sul caso della giovane trovata carbonizzata all'alba di domenica 29 maggio, sospetterebbero che Vincenzo Paduano, la guardia giurata su cui cadrebbe l'accusa di aver ucciso l'ex fidanzata Sara, avrebbe potuto avere, oltre ad una bottiglietta di alcool, delle ulteriori sostanze infiammabili. Il sospetto, sorto attorno al 3 giugno, si fonderebbe sull'idea che una singola "bottiglietta di alcol" non sarebbe sufficiente per incendiare un’automobile in quel modo.


Gli esami Tecnici ed autoptici sarebbero ancora in corso, volti alla ricerca di certezze sulla morte della ragazza, tentando di capire se il decesso sia o meno avvenuto a causa delle fiamme. Sarebbero stati scoperti sms minacciosi verso la ragazza da parte dell’ex.
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Secondo quanto sarebbe stato raccontato agli inquirenti da un'amica della studentessa uccisa, l'ex ragazzo, dopo aver assistito ad un bacio tra Sara e il nuovo ragazzo, avrebbe detto di "volergliela far pagare in qualche modo". Sempre secondo la stessa fonte, Sara avrebbe cambiato recentemente la pwd di Facebook affinché l'ex ragazzo "esperto di informatica, non riuscisse ad 'azzeccare' anche quella".


Sebbene il gip non ritenga affidabile la dichiarazione, Vincenzo Paduano affermerebbe di non aver spiato e seguito la ragazza, definendosi "paranoico, ma non fino a questo punto".


Già una settimana prima del delitto, Sara avrebbe avuto un intenso diverbio con l’ex fidanzato, che l’avrebbe maltrattata di fronte al nuovo ragazzo che la avrebbe difesa.

Paduano, durante l'interrogatorio successivo al fermo, avrebbe dichiarato: "Ho chiesto e intimato a Sara di salire in auto e parlare con me, io penso che finita una relazione non debba finire il rispetto di una persona così ho preso Sara per un braccio e l'ho fatta entrare in auto". Volevo spaventarla. Sono un mostro. Non ho colpito Sara. Ho acceso la sigaretta. Eravamo vicini, stavamo continuando a discutere, c'è stata una fiammata. Me ne sono andato. Mi vergognavo".


(Foto da giornalettismo.com e facebook)

Riccardo Rusconi

 


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