Cultura e Spettacolo

Sanremo 2013 : il racconto della seconda serata

SANREMO, 14 FEBBRAIO - Anche questa sera è calato il sipario sul palco dell'Ariston. La seconda serata del Festival è stata senza alcun dubbio migliore dal punto di vista musicale rispetto alla precedente regalando momenti di altissima qualità ed intrattenimento. [MORE] Intensa l'apertura con Beppe Fiorello che ha ricordato l'uomo del Festival : Domenico Modugno, raccontando come è nata tanti anni fa la canzone "Volare". Tra gli applausi ha salutato la moglie di Modugno presente in sala e ha ricordato la fiction dedicata all'uomo Modugno in programma lunedi e martedi prossimo su RaiUno. Poco dopo è partita la gara presentata dalla coppia Fazio - Litizzetto con l'arrivo a sorpresa della top Bar Refaeli. I primi ad esibirsi sono stati i Modà che presentano due brani riconoscibilissimi e nelle corde del gruppo rivelazione degli ultimi anni. Il voto premia col 61% "Se si potesse non morire". Segue Simone Cristicchi che propone una ballad articolata e nostalgica e un pezzo lontano anni luce dal Festival. La giuria congiunta premia "La prima che volta che sono morto" brano singolare. Arriva il primo ospite della serata : l'italo - francese Carla Bruni, che armata di chitarra propone la sua nuova canzonetta soporifera. Divertente e di gran lunga migliore l'inedito duetto Litizzetto - Carlà che strappa qualche risata e che tra le due ci fa apprezzare di gran lunga l'ironia e la simpatia di Lucianina. Riprende la gara con Malika Ayane che si affida a Sangiorgi dei Negramaro per la sua seconda avventura sanremese. I brani sono entrambi di altissima qualità, ma il voto congiunto giuria - televoto premia inaspettatamente "E se poi". A sorpresa viene esclusa "Niente", canzone che avrebbe permesso alla Ayane di vincere ad occhi chiusi la kermesse. Spazio alla musica contemporanea degli Almamegretta che propongono due brani poco convincenti, complice sicuramente l'interpretazione sottotono del performer. Passa il turno "Mamma non lo sa". Spazio pubblicitario e poi la gara riprende con Max Gazzè che stra-convince. Due pezzi fortissimi, entrambi da finale. Il verdetto premia "Sotto casa". Direttamente dalla scuderia di Maria De FIlippi arriva Annalisa Scarrone alla sua prima esperienza sanremese. "Scintille" è il primo brano seguito da "Non so ballare" ballata più nelle corde della cantante. Si qualifica il primo brano con il 55% dei voti. Ritorna sul palco Bar Refaeli questa volta per presentare un suo connazionale : il cantante israeliano Asaf Avidan che propone una versione acustiva del brano "One Day". Riprende la gara con gli ultimi big in gara sono Elio e Le Storie Tese regalano il momento più spettacolare del Festival. Il primo brano "Dannati forever" lo interpretano travestiti da prelati, mentre ne "La canzone mononota" si spogliano per restare semplicemente in camicia. Due brani esilaranti e assolutamente geniali. Passa il turno "La canzone mononota" con l'81% dei voti e con il consenso totale del popolo del web che l'ha già eletta canzone vincitrice del Festival. Staremo a vedere.

NUOVE PROPOSTE - Intorno alle 23.50 arriva il momento dei giovani. Ebbene si ci sono anche loro. Apre le danze Renzo Rubino con "Postino" (Amami uomo) canzone dalle tematiche gay. Segue il gruppo Il Cile con "Le parole non servono più" seguiti da Irene Ghiotto che canta "Baciami?". Ultimi ad esibirsi I Blastema con "Dietro l'intima ragione". Tra i quattro giovani solo due accedono alla finale di venerdì prossimo. Passano il turno Renzo Rubino e a sorpresa I Blastema hanno la meglio sui quotatissimi Il Cile.
In chiusura, dopo i saluti alla bella Bar Rafaeli, Fazio precisa la sua scelta di non aver voluto sostituire i Ricchi e Poveri, super ospiti di questa sera, che hanno deciso di non esibirsi più dopo il grave lutto che ha colpito uno dei componenti della band prima di richiamare sul palco Beppe Fiorello. La serata si conclude sulle note di "Vecchio Frack" di Domenico Modugno cantato dall'inedito trio Beppe Fiorello, Fabio Fazio e Luciana Litizzetto accompagnati dal pubblico dell'Ariston.

Emanuele Ambrosio