Cultura e Spettacolo
Sanremo 2013 : ascolti oltre 14 milioni. Morandi batte Fazio. Crozza fischiato dal pubblico
SANREMO, 13 FEBBRAIO 2013 - Il Festival di Fabio Fazio viene accolto bene dal pubblico italiano. La prima serata della kermesse raccoglie circa 14 milioni 196 mila spettatori con uno share del 47,61% nella prima parte, mentre 8 milioni 146 mila spettatori, share del 53,54% nella seconda. Un ottimo risultato con una media ponderata di 12 milioni 969 mila spettatori[MORE]e uno share del 48,30% vista la presenza su Sky della partita di Champion della Juventus. Un risultato senza alcun dubbio positivo, ma ahimè deludente se si confronta all'edizione 2012 targata Gianni Morandi. Ebbene la prima serata del Festival di Morandi batte sui numeri, e non solo, il Festival di Fabio Fazio. La prima serata Sanremo 2012 tenne incollati davanti alla tv 14 milioni 378 mila spettatori nella prima tranche ( 48,51% share) e ben 8 milioni 451 mila spettatori ( share 55,24%) con una media ponderata di 49,60% di share.
In realtà il Festival di Morandi batte quello di Fazio, almeno finora dati alla mano. Una sconfitta per Fazio non solo in termini di ascolti ma anche dal punto di vista dello spettacolo e delle canzoni che, presentate alla vigilia come dei piccoli capolavori, hanno deluso buona parte delle aspettative.
LA PRIMA SERATA - La lunga serata del Festival, circa 4 ore di diretta, ha lasciato l'amaro in bocca a tantissimi italiani. Fabio Fazio, padrone di casa per la terza volta dell'Ariston, ha svolto il suo compitino come il miglior degli alunni senza però regalare nulla alla kermesse. E' partito emozionato in apertura con la dedica - ricordo a Giuseppe Verdi sulle note di "Va pensiero", ma ha perso smalto durante la serata. La sua voce è tornata a farsi sentire solo quando è intervenuto per aiutare l'amico Maurizio Crozza visibilmente in difficoltà di fronte alla rivolta del pubblico dell'Ariston durante il suo intervento comico. Anche Crozza non ha brillato di originalità, proponendo ad un pubblico stanco di sentir parlare di politica a dieci giorni dal voto il solito teatrino Berlusconi - Bersani - Ingroia - Montezemolo che ha strappato, qua e là, qualche sorriso. Il comico genovese ha fatto molto di molto meglio durante il suo "Crozza nel paese delle meraviglie", diciamolo.
Luciana Litizzetto, arrivata all'Ariston a bordo di una zucca come Cenerentola, ha regalato sicuramente i momenti più esilaranti e divertenti della serata, uscendo a volte dagli schemi imposti di Sanremo e facendo svegliare il telespettatore assopito. Senza alcun dubbio sarà l'ancora di salvezza di questo Festival che sinceramente stenta a decollare. A partire dalla scenografia : mai vista in tanti anni qualcosa di così orribile. Un richiamo futuristico dark con l'orchestra appesa nel vuoto e una scala che fa un baffo perfino a Edward mani di forbice. Peraltro assenza totale dei fiori, da sempre simbolo del Festival di Sanremo. Mancano anche i super ospiti, fatta eccezione per Toto Cutugno che torna meritatamente sul palcoscenico dell'Ariston che l'ha visto più volte protagonista. La sua "L'Italiano" commuove e fa pensare a quante cose siano cambiate da vent'anni a questa parte e di come sia peggiorata la nostra Italia, tanto bistrattata, ma tanto amato nel mondo. A testimoniarlo è il coro dell'Armata Russa che a dirla tutta ha stonato nella performance del Toto Nazionale, andando a confermare la tesi della ribelle Anna Oxa circa accordi internazionali tra Italia e Russia sulla programmazione del Festival. Spazio anche all'amore, in questo caso quell'amore troppe volte messo in ombra o in secondo piano perchè considerato "diverso". Una coppia gay, Stefano Olivari e Federico Novaro, in stile "Love Actually" hanno condiviso la loro storia raccontandola al pubblico tramite dei cartelloni bianchi. In silenzio, senza remore o paure, ma visibilmente emozioni ed innamorati.
LA MUSICA : Le canzoni, che dovrebbero essere l'anima di Sanremo, hanno regalato poche emozioni. Convincono Marco Mengoni con "L'essenziale", mentre delude "Bellissimo" canzone - scarto di Gianna Nannini. Daniele Silvestri presenta un brano moderno - sociale "A bocca chiusa" che fa riflettere e che si candida al podio finale. Grandissima delusione per Chiara, vincitrice di X-Factor, da cui ci si aspettava tanto. La più attesa del Festival ha portato in gara due brani cantautoriali, entrambi sotto le aspettative. Sorpresa per la voce del sud di Maria Nazionale che ha presentato due brani tipicamente sanremesi, di cui uno firmato da Enzo Gragnagniello. Deludenti anche Simona Molinari accompagnata da Peter Cincotti e il gruppo Marta sui Tubi, che hanno regalato l'esibizione peggiore della prima serata. Raphael Gualazzi, invece, ha proposto due brani tipicamente nelle sue corde, ma ha convinto e conquistato con il brano qualificato alla corsa per la vittoria finale "Sai ci basta un sogno".
Emanuele Ambrosio