Salute

Sanità: Tallini, Cotticelli faccia ministro Difesa ma lasci la Sanità

CATANZARO, 22 OTTOBRE - "Mandatelo a fare il ministro della difesa o cosa meglio vi pare, ma per carità non tenetelo un minuto in più a fare disastri nella sanità calabrese. Il generale Cotticelli continua a portare avanti una politica 'ammazza precari' nelle Aziende ospedaliere del Capoluogo, con decisioni verticistiche che non tengono conto né delle leggi regionali né degli accordi sindacali". Lo afferma in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Tallini. "L'ultima 'perla' del generale - prosegue - è la conferma del licenziamento in tronco per i precari del Policlinico Universitario Mater Domini e l'ordine impartito a quella direzione generale di attingere alle graduatorie vigenti della provincia di Reggio Calabria.

Un doppio schiaffo, umiliante e mortificante, che non può e non deve passare inosservato. Il commissario in altre parole, ieri, con due distinte PEC, prima ha mandato a casa i precari che hanno raggiunto i 48 mesi di servizio, senza prevedere la loro proroga, poi ha disposto che la carenza di organico deve essere colmata attingendo alle liste delle altre province. Cotticelli conferma l'assoluto disprezzo per gli accordi sindacali, gettando nel cestino l'accordo da lui stesso sottoscritto l'8 maggio 2019 che prevedeva la proroga dei contratti precari alla Mater Domini fino al 31 dicembre e l'impegno a trovare una soluzione per la loro stabilizzazione. Dimostra una concezione verticista e quasi padronale della sanità, visto che già a giugno aveva bloccato d'imperio i due concorsi varati dalla Mater Domini per infermieri professionali e Oss". "Quando arriva a dire - conclude Tallini - che il Pugliese-Ciaccio ha molti più dipendenti degli altri ospedali, arriva al massimo della disinformazione e della non conoscenza della materia. I Cinquestelle si riprendano a Roma il generale Cotticelli, lo mettano al posto del ministro Guerini, ma gli tolgano dalle mani il giocattolo della sanità con cui si sta trastullando sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini calabresi".