Cronaca

Sanità Puglia: gli infermieri precari sfidano il silenzioso consiglio Ipasvi di Bari

BARI 4 NOV. 2011 - L’Italia che cura e medica è chiamata a rinnovare la propria classe dirigente;
quella classe che tutela e rappresenta la professione infermieristica nell’interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori (pazienti).

D’AGRIGENTO a BOLZANO gli ordini provinciali si rinnovano affinché sia meglio
tutelato il cittadino-paziente, come sancito dalla Costituzione, ma soprattutto
siano meglio tutelati gli infermieri iscritti all’Albo. [MORE]


Il Consiglio direttivo di BARI, che si rinnova ogni triennio attraverso una
consultazione elettorale di tutti gli iscritti, è chiamato ad esprimersi in
seconda convocazione i giorni 13-14-15- novembre 2011, presso il polo formativo
per infermieri del P.O. Di Venere (BARI-CARBONARA).


In questa provincia sono chiamati al voto quasi 7.500 infermieri molti di
questi precari, ma molti altri ormai senza lavoro (quasi 1000 dal 2010, senza
considerare i neo-laureati) ai quali io DOMENICO CIRASOLE (PRECARIO) propongo
la mia candidatura a presidente, assieme alla lista (COMPOSTA DA PRECARI) che
mi sostiene.


Oggi 4 novembre 2011 si festeggia l’Italia libera e democratica che parte da
un senso di responsabilità che noi infermieri precari del mezzogiorno vogliamo
rappresentare.


Noi precari della sanità pugliese vogliamo essere quella riserva su cui
contare per un nuovo più intenso ed equilibrato sviluppo.
Noi infermieri precari siamo agonizzanti; schiacciati dal peso del debito
pubblico e delle scelte politiche che impongono il taglio lineare a partire dai
servizi essenziali quale la sanità, anziché dai costi degli sperperi della
politica.


Noi meridionali siamo stati spronati nell’orgoglio e nella volontà di recupero
dalle parole del Presidente G. NAPOLITANO nel suo intervento all'Ateneo di Bari
che ha precisato: « siamo più esigenti con chi voglia rappresentarci».
Dunque la professione infermieristica BARESE, quale anello di congiunzione tra
il dolore di chi soffre e chi cura, deve avere un consiglio direttivo
scrupoloso, attento a tutte le voci contingenti .


Noi infermieri precari siamo stati lasciati soli nella lotta... impari contro
la casta politica. IL NOSTRO COLLEGIO PROFESSIONALE, DEVE FAR SENTIRE IL GRIDO
DISPERATO DEI COLLEGHI INFERMIERI PRECARI E SENZA LAVORO.
Per dare voce a chi non ha voce oggi 4 novembre si è dato vita alla lista
composta da 20 infermieri precari che sfideranno il 13-14-15 novembre il
consiglio direttivo dell’IPASVI uscente.


La lista qualora avesse il suffragio dei voti ha già designato il
sottoscritto quale presidente del Collegio degli infermieri, e sarà il primo
collegio d’infermieri composto infermieri precari e senza lavoro.
Ciò deve far riflettere sulla grave situazione assistenziale ed occupazionale
che la provincia di Bari assieme a tutta la Puglia sta vivendo.
Per chi non mi conosce, mi chiamo Domenico CIRASOLE, sono infermiere dal 1992,
e ho svolto la mia professione in alcune strutture private, nei reparti di
medicina generale, geriatria, chirurgia, cardiochirurgia, (rianimazione-sala
operatoria-reparto).


Dal 2007 lavoro nella P.A. da precario nei reparti di Pronto Soccorso e
Rianimazione di Altamura, e San Paolo.
Ho completato gli studi giuridici (laurea in giurisprudenza) nel 2004, e
svolgo dal 2006 la pratica di AVVOCATO in ambito civile, pur avendo completato
un percorso di specializzazione in diritto penale d'impresa.
Da più di un anno lotto per dare visibilità al mondo invisibile degli
infermieri precari, e il mio impegno è dimostrato con video, foto, e link in
questo blog: http://precariesenzalavoro.blogspot.com/.


Invito dunque tutti gli infermieri ad andare a votare dal 13 novembre al 15
novembre presso l'ospedale Di Venere dalle 9 alle 18, e di indicare il mio
nome: DOMENICO CIRASOLE - PRESIDENTE - .
IL MIO IMPEGNO, qualora fossi eletto sarà rivolto non solo ai precari, ma
anche alla nostra professione al fine di ottenere:

A) la riduzione dei costi d'iscrizione al collegio IPASVI;
B) il riordino e rispetto delle piante organiche;
C) l'assunzione nelle aziende di tutte quelle figure professionali intermedie
(oss-ota-ecc);
D) la formazione (ECM) gratuita, con relativo congedo straordinario anche per
i precari.
G) l'autonomia professionale, concretamente retribuita che a mio parere deve
essere pari a 2.000,00 Euro.

Cordialmente
Domenico Cirasole

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