Politica
Sanità, Maroni: «Mai più appalti in mano agli ospedali. Ci penserà la Regione»
MILANO, 14 MAGGIO 2014 - È tempo di riforme alla Sanità lombarda. Dopo l’indagine condotta dalla Procura di Milano, e che nei giorni scorsi ha reso possibile sgominare la “Cupola” che gestiva gli appalti riguardanti l’Expo, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha annunciato, al fine di «una maggiore trasparenza», di voler variare il sistema di attribuzione degli appalti sanitari.
Questi non saranno più affidati all’esclusivo controllo dei dirigenti ospedalieri, bensì dipenderanno unicamente dalla Regione, nella fattispecie dall’Arca (Agenzia Regionale Centrale Acquisti). Questo è quanto lo stesso ha precisato durante una riunione con tutti i direttori generali: «È mia intenzione – ha affermato Maroni – fare una verifica puntuale dei fatti che emergono dalle inchieste di questi giorni, per accertare se ci sia stata violazione del codice etico».
Al momento, difatti, il governatore lombardo non ha revocato l’incarico dei dirigenti indagati, come richiesto peraltro dall’opposizione di centrosinistra. «Per evitare tentazioni – ha spiegato il presidente della Regione Lombardia – porterò in Giunta la questione venerdì. È una contromisura per introdurre una discontinuità con le opacità che ci sono state». Dunque, una riforma alla Sanità che Roberto Maroni vuole realizzare in tempi brevissimi, tant’è che ha aggiunto: «Da venerdì si cambiano le regole e ci sarà ancora più trasparenza. Ci sarà un controllo ancora più ferreo e tutti saranno chiamati alle loro responsabilità. Avremo un sistema che garantirà al 200% l’eliminazione di ogni rischio, di ogni ombra e di ogni possibilità di equivoco».
In merito a tale provvedimento si espresso anche l’assessore regionale alla Sanità, Mario Mantovani: «l’idea è quella di valorizzare l’agenzia regionale unica e concentrare l’attività su questa per evitare che in futuro si debba assistere a quello che purtroppo si legge oggi in merito all’inchiesta in corso». Inchiesta che, come oramai noto, ha portato all’arresto di Gianstefano Frigerio e Primo Greganti i quali puntavano non soltanto agli appalti per l’Expo, ma anche a quello concerne alla creazione della “Città della Salute e della Ricerca” a Sesto San Giovanni.[MORE]
Quanto possa essere utile e risolutiva la decisione del governatore Maroni è, al momento, impossibile sapere. Di certo, per l’Arca, che già in passato ha mostrato di avere non poche difficoltà nel controllare gli appalti sanitari, non sarà semplice gestire e visionare 49 strutture sanitarie.
(Immagine da ilfoglio.it)
Giovanni Maria Elia