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Sanità, Marchiani (UGL): “Nella provincia di Ravenna infermieri sostituiscono autisti sulle ambulanze. I dettagli

Sanità, Marchiani (UGL): “Nella provincia di Ravenna infermieri sostituiscono autisti sulle ambulanze. Rispettare ruoli e dignità di tutti gli operatori”
“E’ un quadro insostenibile quella che si sta concretizzando nella Provincia di Ravenna” dichiara con preoccupazione Mauro Marchiani Segretario Provinciale della UGL Salute.  “Oltre a ridurre il numero di auto mediche portandolo da tre (Ravenna, Lugo e Faenza) a due (Ravenna e Castel Bolognese) – prosegue il sindacalista -  dal 1 marzo si sta vivendo una situazione assolutamente inaccettabile. Infatti, alla guida dei mezzi di emergenza 118, in questo caso le automediche, sono posti degli infermieri e non degli autisti esperti, che devono aver accumulato cinque anni di esperienza acquista nel corrispondente profilo professionale (Autista di Ambulanza) presso pubbliche amministrazioni o imprese private. 

Norma questa per altro inserita in tutti i bandi di concorso e quindi assolutamente conosciuta dalle Aziende Sanitarie. Va tutta la nostra stima e il rispetto agli infermieri per l’importantissimo ruolo che svolgono, ma ribadiamo che la legge non inquadra la loro figura come autisti in emergenza. Cosa ancora più grave è che nei comparti oggetto del demansionamento ora sembra esserci un esubero di personale autista – dice ancora il Segretario Provinciale della UGL Salute - che viene impiegato per mansioni non di competenza o peggio ancora rimane a disposizione con un aumento della spesa. 

Lo ribadiamo, il personale infermieristico deve lavorare sui mezzi in cui è presente il medico, nel rispetto di norme che prevendono a bordo, a comporre l’equipe, anche l'autista. La poca esperienza di guida di alcuni infermieri, formatisi per altri compiti, mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini finendo per togliere valore all'ottimo lavoro svolto dagli autisti a cui va tutto il nostro sostegno. La UGL Salute, nel rispetto del ruolo e della dignità di tutti gli operatori sanitari, nessuno escluso, si batterà per il rispetto delle norme al fine di garantire al meglio il servizio dovuto alla cittadinanza conclude il sindacalista.