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ROMA, 11 OTTOBRE 2015 – Nel Lazio continuano le proteste nei confronti del decreto sull’accorpamento delle Asl, proposto dal governatore regionale e commissario ad acta per la Sanità, Nicola Zingaretti. [MORE]
Il decreto, attualmente sospeso in attesa della decisione del Consiglio regionale, prevede di effettuare dei tagli anche ad alcune strutture della sanità privata accreditata che, come ha dichiarato il capogruppo regionale di Forza Italia e vicepresidente regionale della commissione Politiche sociali e Salute, Antonello Aurigemma, “stanno incontrando pesanti criticità dovute principalmente al taglio di 42 milioni effettuato dalla Regione nei confronti di tali centri”, Pochi giorni fa lo stesso Aurigemma, in compagnia di Francesco Storace e Giancarlo Righini, si è recato a visitare la clinica Villa Tiberia che, “a seguito della procedura fallimentare iniziata a luglio 2014, è guidata da un commissario nominato dal Governo. Nonostante gli sforzi portati avanti proprio in quest’ultima fase, grazie ai quali si era riuscito a salvaguardare i livelli occupazionali (circa 200 dipendenti) e a rilanciare la struttura, adesso arriva il taglio operato da Zingaretti e dal suo regista della cabina di regia D’Amato: riduzione che arriva dopo otto mesi dall’inizio del 2015, che si attesta attorno al 20% (circa 4 milioni)”.
“Tra l’altro –ha concluso il vicepresidente regionale della commissione Politiche sociali e Salute– viene vanificato il lavoro fatto dal commissario di Villa Tiberia, che ha speso ingenti somme per adeguare la struttura ai parametri richiesti dalla stessa Regione. E ora arriva il taglio del budget, che rischia di generare pesanti ripercussioni sia in termini di prestazioni offerte che in termini di tutela del personale. L’aspetto ancor più grave è che l’amministrazione regionale e la cabina di regia non hanno mai visitato questa struttura, non rendendosi conto delle grandi professionalità presenti e del lavoro svolto”.
(foto marchionne.wordpress.com)
Elisa Lepone
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