Cronaca

Sanita': Catanzaro, sciopero dipendenti cliniche socioassistenziali "davanti alla Cittadella"

CATANZARO, 29 MARZO - E' stato indetto per il 5 aprile, con manifestazione davanti alla Cittadella regionale, lo sciopero dei lavoratori delle cliniche private del settore socio-assistenziale della provincia di Catanzaro. Lo hanno proclamato le categorie della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil per richiamare l'attenzione della Regione e dell'ufficio del commissario ad acta per la sanita' calabrese su una vertenza irrisolta da almeno sei mesi. Le ragioni dello sciopero sono state presentate in una conferenza stampa dai segretari provinciali della Fp Cgil, Bruno Talarico, della Fp Cisl, Antonio Cristofaro, e della Uil Fpl, Franco Maltese, assistiti anche dal segretario della Fiscascat Cisl interprovinciale, Salvatore Federico. [MORE]

Secondo quanto riferito dai dirigenti sindacali, molti dei lavoratori del terzo settore e del comparto socio-assistenziale lamentano il mancato pagamento di almeno 5 mesi di stipendi da parte delle cliniche private per i cronici ritardi nell'erogazione delle rette da parte delle Asp: ad aggravare la situazione - hanno spiegato i segretari provinciali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl - la pubblicazione del decreto del commissario ad acta numero 118 del 14 settembre 2017, che ha modificato in senso restrittivo i requisiti di accreditamento delle strutture private socio-assistenziali, pronte a ridurre l'orario di lavoro e, in prospettiva, ad aprire le procedure di esubero e di licenziamento collettivo. Cristofaro (Fp Cisl) ha ricordato i passaggi che hanno portato all'indizione dello sciopero del 5 aprile, dalla proclamazione dello stato di agitazione alla richiesta alla prefettura di un incontro per una conciliazione della vertenza, ma - ha riferito il dirigente sindacale - "non si e' mosso nulla, con la conseguenza che i disagi e il malessere dei lavoratori si sono acuiti fino alla situazione attuale, ai limiti della disperazione".

Talarico (Fp Cgil) ha stigmatizzato il fatto che "il commissario Scura ha adottato il decreto 118 in totale solitudine, senza alcun coinvolgimento dei sindacati" e ha poi reso noto che "il 13 febbraio scorso c'e' stato un incontro con il delegato alla sanita' del presidente Oliverio, Franco Pacenza, e con il dg del Dipartimento regionale, Bruno Zito, nel quale ci sono state fornite rassicurazioni su imminenti modifiche del decreto 118, ma queste modifiche non sono mai state attuate". Talarico ha poi aggiunto: "Alla Regione abbiamo inoltre sollecitato un monitoraggio sull'applicazione da parte dei datori di lavoro delle cliniche private dei contratti collettivi di lavoro vigenti in questo settore, perche' anche su questo aspetto - ha rilevato il segretario provinciale della Fp Cgil di Catanzaro - c'e' un'anarchia assoluta, ma anche su questo aspetto non c'e' nessun passo avanti. Ora, la sanita' privata e' importante per sopperire alle mancanze del pubblico ma non puo' essere lasciata libera di fare cioe' che vuole".

Maltese (Uil Fpl) ha puntato l'indice contro "la perdurante dialettica tra Regione, commissario per la sanita' calabrese e associazioni rappresentative dei vari erogatori privati, con un conseguente rimpallo di responsabilita' che si traduce in una grave compressione dei diritti dei lavoratori e del diritto alla salute da parte dei cittadini". In conclusione, i segretari provinciali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl di Catanzaro auspicano che "entro il 5 aprile arrivino segnali concreti, soprattutto da parte della Regione, altrimenti - concludono Talarico, Cristofaro e Maltese - non solo e' inevitabile lo sciopero ma saranno messo in campo anche altre forti iniziative di lotta e di protesta".