Cronaca
Sanità: A.DI.PSO no a cancellazione posti letto Dermatologia
CATANZARO 5 GEN. 2012 - Con decreto n. 136 del 28.12.11, la Regione Calabria ha licenziato l’ultimo provvedimento – in ordine di tempo – relativo al Piano di Rientro per la Sanità calabrese. Entrando nel dettaglio, si scopre che per l’Unità Operativa di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro viene disposta la completa cancellazione dei 16 posti letto esistenti. [MORE]
Preliminarmente occorre contestare l’erronea quantificazione dell’esistente, atteso che da tempo l’U.O. lavora con una dotazione di soli 8 posti letto di degenza ordinaria (cui si aggiungono 2 posti in DH/DS).
Cosa hanno da temere i numerosissimi pazienti che si avvalgono delle prestazioni sanitarie erogate dalla suddetta U.O. ? In effetti, i timori dei pazienti calabresi sono tanti, e questi timori non sono privi di fondamento, anche alla luce di analogo provvedimento assunto dalla Regione Calabria (il n. 106 del 22.10.11) che ha cancellato le degenze delle UU.OO. di Dermatologia degli Ospedali di Cosenza e Reggio C.
Se si leggono i dati grezzi, essi testimoniano una quantità elevata di prestazioni rese annualmente dall’U.O. di Dermatologia di Catanzaro (qualcosa come 7.000 prestazioni ambulatoriali; ben 300 Day Surgery; oltre 600 ricoveri ordinari ).
Tantissimi (oltre 1.000, di cui più di 150 con i trattamenti biologici) sono i pazienti psoriasici (sovente con complicanze artropatiche), seguìti efficacemente da un Reparto che aderisce al progetto PsoCare; ma sono altrettanto numerosi coloro che ricevono terapie all’avanguardia per una vasta gamma di patologie dermatologiche, incluse le ustioni .Si vuole qui citare – senza tuttavia essere esaustivi – la notevole esperienza in campo Dermatooncologico con l’istituzione del Centro per il Melanoma (Melanoma Unit – prima Unità Polispecialistica dell’AO “Pugliese-Ciaccio” ,con centinaia di pazienti in follow-up) per la diagnosi e cura dei tumori cutanei (inclusa la Terapia Fotodinamica per la cura non invasiva dei tumori cutanei diversi dal melanoma); l’Ambulatorio di Fototerapia (per il trattamento di talune forme di Psoriasi e di Vitiligine); il Centro MST per le Patologie Veneree (come Sifilide e Condiloma, che di recente sono aumentati in regione); il Centro per le Patologie Cutanee Allergologiche (Prick Test; Patch Test).
Negli anni, all’aumento quantitativo e qualitativo di prestazioni, ha fatto riscontro l’ampliamento del bacino di utenza, sicchè afferiscono all’U.O. pazienti provenienti dall’intera Regione o che fino a pochi anni fa si ritenevano costretti a rivolgersi alle strutture sanitarie di altre regioni, con una ineludibile riduzione del fenomeno del pendolarismo sanitario. Dello spessore qualitativo raggiunto, sono testimonianza i numerosi Congressi promossi negli anni, nonché la produzione scientifica curata dall’equipe dei Medici dell’U.O. diretta dal Dr. Giancarlo Valenti.
Ad un paziente non frettoloso questi elementi non possono sfuggire, anzi sono sussunti per individuare quel valore aggiunto che fa di una U.O. una autentica struttura di eccellenza.
Cosa potrebbe accadere all’indomani dell’attuazione del Piano regionale di cui in premessa? Come pazienti, temiamo che i tanti traguardi raggiunti possano essere cancellati, e assieme ai posti letto venga cancellata la speranza di potersi efficacemente curare in Calabria. Allo stato attuale, l’U.O. di Dermatologia del “Pugliese-Ciaccio” riesce a dare risposte ad un numero sempre crescente di pazienti; può fare questo perché dispone delle varie forme di intervento, sia nella fase diagnostica che terapeutica, e il mantenimento di una dotazione congrua di posti per la degenza ordinaria concorre ad assestare l’ampia gamma delle prestazioni.
Vogliamo sperare che al Piano di Rientro,da parte del Commissario, vengano apportate quelle giuste rettifiche per ottimizzare l’utilizzo delle risorse economiche e per scongiurare il ritorno di una emigrazione sanitaria (resa ancor più difficile dalla recente soppressione di molti treni diretti verso le regioni del nord Italia) che, nei fatti, si tradurrebbe – semmai - in un paradossale aumento della spesa sanitaria.
Dr. Antonio Fabiano
Delegato A.DI.PSO per la zona di Catanzaro