Cronaca
Sanità, Tangenti per appalti: 10 arresti a Bari, Blitz della GDF, i dettagli
La Guardia di Finanza di Bari ha condotto un'operazione che ha portato all’arresto di dieci persone, tra cui dirigenti della ASL e imprenditori, con accuse di associazione a delinquere, corruzione, e turbativa d'asta. La Procura di Bari ha emesso le misure cautelari su disposizione del gip Giuseppe Ronzino: sei indagati sono in carcere, mentre quattro sono ai domiciliari.
Il Sistema delle Tangenti: Una Rete di Corruzione
Le indagini hanno rivelato un diffuso sistema di corruzione all'interno della ASL barese, dove dirigenti e funzionari avrebbero favorito appalti per aziende compiacenti in cambio di tangenti in denaro, oggetti di lusso e ristrutturazioni immobiliari. Gli appalti coinvolti includono opere importanti come il 'gabbione' dell’ospedale San Paolo di Bari e la 'Casa della Salute' di Giovinazzo. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati 250mila euro in contanti ai pubblici ufficiali e 70mila euro agli imprenditori coinvolti, oltre a 17 borse di lusso.
Gli arrestati: profili e ruoli
Tra gli arrestati spiccano figure apicali della ASL Bari: Nicola Sansolini, ex direttore dell’area gestione tecnica; Nicola Iacobellis, responsabile dell'edilizia sanitaria; e Concetta Sciannimanico, funzionaria della stessa area. Tra gli imprenditori finiti in carcere ci sono Giovanni Crisanti, amministratore della Costruzioni Bioedili srl; Ignazio Gadaleta, titolare della Gadaleta Ignazio srl; e Nicola Minafra, della Falegnameria Moderna di Ruvo di Puglia. Ai domiciliari invece Paola Andriani, moglie di Iacobellis, insieme a Nicola Murgolo, Cataldo Perrone e Giuseppe Rucci.
"Decorata Cartier, Vuitton, Hermes": I Lussi della Corruzione
Nel corso delle intercettazioni emergono dettagli sui lussi ostentati da Paola Andriani, che con il marito Nicola Iacobellis gestiva somme di denaro contante, chiamate scherzosamente "ducati", accumulate nella loro abitazione. In una conversazione, la donna esprime il desiderio di acquistare tende Hermes per la casa e si dichiara "decorata Cartier, Vuitton, Hermes", riferendosi a gioielli e borse di lusso.
Gli obiettivi dell'inchiesta
L'inchiesta punta a smantellare una rete di collusione all'interno della ASL Bari, che avrebbe trasformato le funzioni pubbliche in strumenti per arricchire pochi a danno della collettività, mercificando il settore sanitario. Secondo gli inquirenti, il "quadro inquietante" di queste pratiche illegali evidenzia una gestione clientelare degli appalti pubblici e un uso disinvolto del denaro accumulato attraverso la corruzione.
L'operazione della Finanza rappresenta un passo importante verso la trasparenza e il rispetto della legalità nella gestione delle risorse pubbliche in ambito sanitario. (Ansa)