Politica
Sangiuliano si dimette: Alessandro Giuli è il nuovo Ministro della Cultura
In una tranquilla giornata di settembre, Gennaro Sangiuliano ha rassegnato le sue dimissioni dal ruolo di ministro della Cultura, concludendo un periodo turbolento della sua carriera politica.
L'episodio chiave, che ha portato a questo epilogo, ruota intorno alla giovane imprenditrice di Pompei, protagonista di uno scandalo mediatico che ha colpito duramente Sangiuliano.
Uno scandalo mediatico travolgente
Sangiuliano ha subito una crescente pressione a seguito delle rivelazioni diffuse dall'imprenditrice attraverso i social media.
Le accuse riguardavano una promessa tradita: quella di nominarla consulente per grandi eventi, aprendo le porte al mondo del potere.
Nonostante un tentativo di difesa pubblica in televisione, il ministro non è riuscito a contenere il danno, mostrando segni di cedimento in diretta davanti a milioni di italiani.
Dimissioni conseguenti al pressing legale e politico
Nonostante l'iniziale sostegno della premier Giorgia Meloni, Sangiuliano ha dovuto cedere alle pressioni.
"Le dimissioni sono un'opportunità per recuperare libertà di azione," ha dichiarato il suo avvocato Silverio Sica.
Tuttavia, è stata la stessa premier a richiedere ufficialmente il suo passo indietro, per evitare che lo scandalo si trasformasse in una questione legale, con la Corte dei Conti già vigile sul caso.
In una lettera di dimissioni, Sangiuliano ha ringraziato la premier per il suo supporto e difesa, rivendicando con orgoglio i risultati raggiunti durante il suo mandato.
"Il lavoro fatto non può essere macchiato da questioni di gossip," ha scritto, sottolineando anche il bisogno di "tranquillità personale" e la necessità di tutelarsi legalmente.
Alessandro Giuli nuovo ministro della cultura
Il successore di Sangiuliano sarà Alessandro Giuli, stimato giornalista e intellettuale vicino all'area di destra.
Giuli, già nominato da Sangiuliano alla direzione del Maxxi, il Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Roma, è stato scelto per proseguire il lavoro di rilancio della cultura nazionale avviato dal governo Meloni.
La premier ha promesso che Giuli continuerà a garantire "discontinuità rispetto al passato," rispondendo così alle aspettative degli italiani.
Una vicenda di gossip o qualcosa di più?
Nonostante le dimissioni, l’imbarazzante episodio potrebbe rivelarsi un semplice scandalo di gossip di fine estate, ma c’è chi non è dello stesso avviso.
Maria Rosaria Boccia, che ha continuato a rilasciare dichiarazioni esplosive su La Stampa, ha ribadito che il ministro era "sotto ricatto" e ha accennato a coinvolgimenti di direttori di settimanali.
La vicenda si è poi spostata in televisione, con la Boccia ospite su La7, dove ha espresso rammarico per l’esito, pur riconoscendo che il ministro fosse una "persona competente."
Cosa aspettarsi ora?
Le dimissioni di Sangiuliano segnano la fine di un capitolo complesso per il governo Meloni.
Mentre il nuovo ministro Giuli è pronto a prendere le redini, resta da vedere se la questione sarà chiusa definitivamente o se emergeranno ulteriori sviluppi che potrebbero riaccendere il dibattito.