Politica

San Bonifacio: cade l'amministrazione comunale, Tre consiglieri leghisti tra i dissidenti

 SAN BONIFACIO (VERONA), 10 OTTOBRE 2013- L’amministrazione sanbonifacese del sindaco pdellino Antonio Casu è ufficialmente caduta. Sono undici i consiglieri che ieri hanno rassegnato le dimissioni. Il matrimonio Pdl-Lega non ha tenuto neanche a livello locale.[MORE]

“Per arrivare a questa gravissima conseguenza per la comunità sambonifacese” ha commentato il sindaco Casu “la minoranza in Consiglio ha arruolato anche tre consiglieri di maggioranza, da tempo dissidenti. Stessi esponenti che varie occasioni si sono schierati con l'opposizione, tradendo il mandato loro affidato dagli elettori”. Undici sono stati infatti i consiglieri ad abbandonare la nave, tre dei quali appartenenti all’area della maggioranza nelle file della Lega Nord. Casu non nasconde la propria disapprovazione: “L'irresponsabilità di quest'azione preordinata a tavolino di comune accordo con i partiti di minoranza in un momento come questo è di una gravità senza precedenti. Tutte le azioni amministrative che erano in dirittura d'arrivo, come il Pat, la messa in liquidazione di Multiservizi, il ponte della Motta, l'acquisto del vecchio ospedale , soluzione problemi viabilità e molto altro si bloccheranno, recando gravi danni alla cittadinanza. Si sprecheranno molte opportunità per il territorio e per i cittadini sambonifacesi, con il commissariamento del Comune. Così, le decisioni importanti che sarebbero state imminenti con la sopravvivenza dell'Amministrazione, saranno rimandate, probabilmente, fino alle elezioni amministrative della prossima primavera“. Nuove elezioni per i cittadini di San Bonifacio sono previste verso marzo, fino ad allora sarà in carica un commissario nominato dal prefetto Perla Stancari.


I leghisti dissidenti sono stati rinnegati dai propri colleghi. “La Lega Nord era all’oscuro della scelta che hanno operato” dice il vicesindaco Umberto Peruffo, riferendosi ai dissidenti Bolla, Lunardi e Rossi. “Hanno fatto cadere l’amministrazione per motivazioni personali. I due consiglieri si sono uniti alle minoranze assumendosi la responsabilità di fare cadere una giunta al servizio di ventimila abitanti e provocare la paralisi del paese che verrà commissariato per sei mesi. I consiglieri Bolla e Rossi ci hanno tenuto all'oscuro delle loro decisioni e dovranno risponderne, non solo al nostro movimento, ma anche all’elettorato che si sentirà preso in giro”.

Federica Sterza

Foto www.comune.sanbonifacio.vr.it

Nella foto: Antonio Casu, sindaco di San Bonifacio.