Cronaca

Samugheo, questa sera fiaccolata in attesa che Rossella torni a casa

ORISTANO, 25 OTTOBRE, 2011- Samugheo continua a vivere ore d’angoscia. Il piccolo comune sardo in provincia di Oristano, dopo l’uccisione, il 18 gennaio scorso in Afghanistan, del 32enne caporalmaggiore Luca Sanna, anche lui originario di Samugheo, si trova a vivere un altro dramma umano.[MORE]

Dalla notte tra il 22 e il 23 ottobre di Rossella Urru, la cooperante sarda rapita in un campo profughi del popolo Saharawi nell'Algeria Meridionale, non si ha più alcuna notizia. Graziano Urru, 58 anni, e la moglie Marisa Frongia, di un anno più giovane, hanno scelto di restare chiusi nel loro dolore, barricati in casa, nella speranza che squilli il telefono e che porti belle notizie. Ma quella speranza sino ad ora è stata vana.

Dalla Farnesina tutto tace, non ci sono novità sul sequestro di Rossella e dei due colleghi spagnoli, così come non è ancora arrivata la conferma ufficiale che il rapimento sia opera dei terroristi dell'Aqmi, il braccio armato di Al Qaida nel Mali.

Questa sera la comunità di Samugheo partirà in corteo dal piazzale della chiesa parrocchiale per poi dirigersi verso l'abitazione della famiglia Urru con la speranza, ha spiegato la Diocesi di Oristano, che la preghiera possa contribuire a spezzare "il buio del non sapere e far si che presto possano giungere buone notizie". Intanto ieri sera, l'arcivescovo di Oristano, Ignazio Sanna, ha fatto visita ai genitori di Rossella, per manifestare personalmente la solidarietà di tutta la comunità, e per assicurare loro l'attivazione di canali alternativi di informazione sui quali la Chiesa può contare in Africa, in particolare la Nunziatura apostolica in Algeria e i missionari cattolici presenti sul territorio.
 

Sara Marci