Politica

Salvini, tensioni sulla questione migranti. Difende Orban: "Governeremo l'Europa insieme".

VIENNA, 14 SETTEMBRE - Sono ancora alte le tensioni sulla questione migranti il giorno in cui Matteo Salvini è a Vienna impegnato con i colleghi di Germania e Austria nella discussione su temi in cui l’immigrazione ha un ruolo di primo piano.


Di tutt’altro genere, invece, appaiono i rapporti tra Salvini e Orban.
Il vicepremier italiano torna a difendere Orban e insistere sull'asse con l'Ungheria. "Le sanzioni contro il popolo ed il Governo ungherese - dice - sono un atto politico, una follia di quell'Europa di sinistra che non si rassegna al cambiamento e sono convinto che tra qualche mese ci troveremo a governare l'Europa in compagnia di Viktor Orban”.


Confermando il suo appoggio a Salvini, il leader ungherese parla dei suoi progetti: “l'anno prossimo cambieremo completamente l'Europa escludendo i socialisti dal Governo dell'Europa, mettendo al centro il diritto alla vita, al lavoro, alla famiglia, alla sicurezza”.


Intanto si infiammano le polemiche con Malta dopo lo sbarco di altri 184 migranti.[MORE]


Il Viminale accusa il governo maltese di aver scaricato, ancora una volta, il problema sull’Italia.
Ma si apprende che il ministero dell’Interno sta lavorando a soluzioni “innovative ed efficaci” per gestire i nuovi arrivi. Tra queste si sta elaborando l’ipotesi di rimpatri lampo dei migranti tunisini affinché rientrino nel proprio paese in tempi brevi.


In riferimento all’accordo, ancora da firmare, preso con la Germania sulla questione immigrazione Salvini spiega: “sarà un accordo a tempo, fino a novembre, a saldo zero, non riguarderà il pregresso e sarà sottoscritto se la Germania ci darà una mano a sostenere il cambio delle regole della missione Sophia, che per colpa del Governo Renzi ha sbarcato in Italia 45mila persone".


Sono le parole di Giuseppe Conte a fare il punto: “il problema dell’immigrazione non si risolve con l’accoglienza indiscriminata”, afferma, “bisogna uscire dalla logica emergenziale e affrontare il tema in modo strutturale, la logica emergenziale fa male a tutti”, conclude.

Rachele Fratini 

Fonte immagine: rainews.it