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Salvini: "L'Italia non può essere un campo profughi"

CATANIA, 4 GIUGNO - Matteo Salvini, nuovo Ministro degli Interni, ieri si trovava a Catania per supportare il candidato leghista Salvo Pogliese: "Terremo una linea di buon senso, non dura, sui migranti". [MORE]

Con un tweet, Salvini ha voluto chiarire la sua posizione: "Occorre buonsenso. Quello degli sbarchi e dell'accoglienza di centinaia di migliaia di 'non profughi' non può continuare ad essere un problema solo Italiano. O l'Europa ci dà una mano a mettere in sicurezza il nostro Paese, oppure dovremo scegliere altre vie", ha scritto. 


Salvini ha ribadito che con lui "la Sicilia non sarà il campo profughi d'Europa. Non assisterò senza far nulla a sbarchi su sbarchi su sbarchi. Servono centri per espellere". Il leader leghista ha parlato anche della Tunisia (luogo di una tragedia, ieri): "E' un Paese libero e democratico che non sta esportando gentiluomini ma spesso e volentieri esporta galeotti", riferendosi ai molteplici casi di violenze riscontrate nei centri tunisini. Salvini ha affermato di voler parlare con il Ministro degli Interni tunisino nei prossimi giorni.


Quando gli viene chiesto un parere sulle riforme dell'eurozona, Salvini è chiaro: "Il governo italiano dirà no la settimana prossima alla riforma del regolamento di Dublino e a nuove politiche di asilo, occorre ricontrattare in Ue". Ha affermato di aver letto le parole di supporto dalle cancellerie tedesche e francesi, ma che bisogna aspettare "che passino dalle parole ai fatti".


Fra le strade di Catania Salvini si è concesso una passeggiata a fianco del candidato Pogliese, ricevendo un mix di acclamazioni e insulti da due ali di folla separate. "Le contestazioni? Chissenefrega, ci sono cose più importanti", ha detto Salvini.


Parlando del contratto di governo, Salvini ha confermato che "quello che non c'è scritto non sarà preso in discussione, così eviteremo di litigare". E sul futuro del centrodestra, il vicepremier ha spiegato che il centrodestra "non è demolito, ma esiste nel programma contenuto nel contratto".


Questa mattina, intervenendo ai microfono di Non stop news a RTL 102.5, Salvini ha ribadito le posizioni affermate in Sicilia: "L'Italia non può essere trasformata in campo profughi. Lavoreremo per sensibilizzare i nostri vicini".

Parlando del suo predecessore al Viminale, Salvini ha detto che "Minniti ha fatto un discreto lavoro, non smonteremo nulla di ciò che di positivo è stato realizzato, lavorerò per rendere ancora più efficaci le politiche di controllo, di allontanamento, di espulsione".


Incalzato sulle possibili affiliazioni con il partito di Putin, dopo le parole di Soros di ieri al Festival dell'Economia di Trento, Salvini ha risposto: "Ho già querelato persone che in passato avevano detto che la Russia mi pagava. Soros è uno speculatore".


Il leghista però non ha negato, anzi ha confermato, i buoni rapporti che intercorrono tra lui e Putin: "C'è un legame di stima, ritengo abbia fatto tanto per il suo popolo e con interventi contro il terrorismo islamico, come l'intervento in Siria: e lo dico gratis, perché lo penso". "Penso - ha continuato Salvini - che con la Russia sia meglio avere un rapporto di scambio. Dalla Russia non ho mai avuto una lira, né una matrioska, né un colbacco. L'economia italiana avrebbe solo da guadagnare da buoni rapporti con la Russia. Il nemico in questo momento è il terrorismo islamico, non l'espansionismo della Russia", ha concluso il leader del Carroccio.

fonte immagine quotidianodiragusa.it


De Rosa Danilo