Cronaca

Salvini contestato a Bologna, scontri tra polizia e studenti

BOLOGNA, 05 MAGGIO 2016 – Disordini oggi a Bologna in occasione della visita del leader della Lega Matteo Salvini all’università Alma Mater. Il numero uno del Carroccio è stato contestato dagli attivisti dei collettivi e dei centri sociali, scesi in strada per gridare «Vattene». Sono seguiti scontri con la polizia, intervenuta per fermare il corteo. [MORE]

Il presidio si è tenuto in via Zamboni, in zona universitaria, dove sono apparsi diversi striscioni con slogan contro Salvini. I collettivi, che già in passato sono stati protagonisti di aggressioni contro il leader della Lega, oggi hanno ribadito la loro posizione e dopo il raduno fra via Zamboni e piazza Verdi hanno deciso di marciare in corteo verso via Risorgimento a porta Saragozza, dove ha sede la facoltà di Ingegneria, per contestare direttamente Salvini. Qui, ad attendere i manifestanti, vi erano blindati e forze dell'ordine schierate.
Per fermare gli attivisti - che hanno tentato di sfondare il cordone di poliziotti schierati a protezione dell'accesso alla facoltà di ingegneria, dove si teneva l'incontro tra Salvini e il rettore Francesco Ubertini - gli agenti hanno ricorso alle manganellate. Successivamente la polizia ha effettuato una seconda carica, nel corso della quale gli attivisti hanno lanciato uova, ortaggi e qualche sasso.

Inoltre, in una libreria, sempre a Bologna, sono state distrutte alcune copie del libro del leader della Lega, 'Secondo Matteo'. In risposta al gesto, Salvini ha pubblicato un post su Facebook, accompagnato da un video: «PAZZESCO! Guarda come i sinistri di HoboBologna Occupato entrano in libreria oggi a Bologna, lanciando e strappando le copie di "Secondo Matteo"! Distruggere e bruciare libri, la storia insegna, non è mai sintomo di grande intelligenza. P.s. Alla faccia loro, il mio libro dopo poche ore è già QUARTO nella classifica generale delle vendite su Amazon!», ha scritto il numero uno del Carroccio.

Dal canto suo, il sindaco di Bologna, Virginio Merola, attraverso una nota pubblicata su Facebook, ha così commentato i tafferugli che oggi hanno interessato la città: «Come di consueto chiedo scusa a tutti i miei concittadini per i disagi causati dalla cinquantesima venuta di Salvini in città. Fra un mese tutto questo finirà, promesso». «Finché i miei oppositori continuano a dire che Bologna è ferma, o che in città serve camminare con l'elmetto, dimostrano di non conoscere davvero la città e di essere totalmente inadatti a governare», ha poi aggiunto Merola in riferimento alla frase pronunciata da Matteo Salvini dal mercato rionale di via Albani in diretta con La7: «Sono qua in un quartiere di Bologna, dove ho parlato con decine di commercianti, che mi dicono: 'qua la sera non siamo a Bologna, qua la sera non siamo in Italia, qua la sera c'è da andare in giro con l'elmetto. Questa non è integrazione, la normalità e la solidarietà a cui penso».

Merola ha successivamente condannato l'azione di Hobo che ha strappato i libri di Salvini. «Credo nella democrazia, non nella violenza. La contestazione alle idee si fa proponendo idee migliori. Io ad esempio contesto Salvini promuovendo la mia idea di città: più moderna, più aperta, con più diritti e i bolognesi sono al mio fianco su questo. Chi ha strappato le copie del libro di Salvini non è giustificabile in alcun modo», ha commentato il sindaco.

Il portavoce della Procura, Valter Giovannini, ha riferito che si procederà «contro ignoti, per danneggiamento aggravato».

Nel corso degli scontri di oggi con la polizia su via Risorgimento, come riferito ai giornalisti dagli stessi attivisti, quattro manifestanti sarebbero rimasti feriti.

[foto: secoloditalia.it]

Antonella Sica