Saluto al Santo Padre di S.E. Mons. Luigi Antonio Cantafora, Vescovo di Lamezia Terme
Cronaca Calabria

Saluto al Santo Padre di S.E. Mons. Luigi Antonio Cantafora, Vescovo di Lamezia Terme

domenica 9 ottobre, 2011

Lamezia Terme, 9 ottobre 2011

Riportiamo di seguito il discorso di benvenuto pronunciato dal Vescovo della diocesi di Lamezia Terme, Sua Ecc. Mons. Luigi Antonio Cantafora, al Papa Benedetto XVI, in visita nela città lametina:

 "Santo Padre,
la gioia è grande e traboccante!
La notizia della Sua Visita ci ha riempiti di stupore e gratitudine per essere stati destinatari di tanta benevolenza.[MORE]
Questi sentimenti si sono accresciuti, nell’attesa di questo giorno, perché l’annuncio della Sua visita ha messo in moto la Chiesa e la società civile.
E ora, Santità, siamo intorno a Lei: il nostro cuore sussulta per la Sua presenza, il nostro spirito attende la Sua parola.


La Diocesi di Lamezia Terme La accoglie in festa in-sieme a tanti fratelli e sorelle venuti da tutta la Calabria. Così chiamò questa terra per la prima volta Papa Martino I, mentre salpava dalle sue coste diretto esule a Bisanzio. La Calabria, terra bella, ma anche fe¬rita, talvolta rassegna-ta, ricca di storia, di valori genuini, di sentimenti religiosi e di gioventù.


Questo evento ci unisce, ci fa sentire popolo di Dio, fratelli perché figli dell’unico Padre.
«Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, cammina!» (At 3,6) è la Pa¬rola che ci ha accompagnato in questo tem-po di preparazione alla Sua Vi¬sita Pastorale e ora, lo stesso successore di Pietro, è qui in mezzo a noi per confermarci nella fede, per incoraggiarci nella speranza, per esortarci alla carità che tutti siamo chiamati a esprimere tra noi e anche nelle molteplici forme del vivere sociale.


Santità, siamo assetati, affamati, desiderosi di ascolta-re e ricevere da Lei la Parola di verità, la Parola che risol-leva, rialza, fa rivivere! Siamo pronti ad ascoltare la Parola generatrice della vera vita, poiché non vo¬gliamo che il no-stro popolo perisca per mancanza di conoscenza (cfr. Os 4,6).
Nel 2006, nella Basilica Vaticana, Lei così esortò i pellegrini cala¬bresi: «Non stancatevi... di attingere con co-raggio dal Vangelo la luce e la forza per promuovere un’autentica rinascita morale, sociale ed economica della vostra Regione» (Udienza, 13 dicembre 2006).


Oggi attendiamo il Suo autorevole incoraggiamento, la Sua spinta, perché la nostra fede, purificata dal crogiolo della nostra storia, possa es¬sere nel presente sempre più luminosa e audace e la nostra Chiesa sappia osare, perché innamorata di Cristo e dell’Evangelo.
In questo territorio già intriso di spiritualità grazie a-gli insediamenti monastici basiliani e, in tempi recenti, simbolo di speranze di sviluppo eco¬nomico mai pienamen-te intrapreso e sostenuto, qui oggi celebriamo l’Eucaristia con il Successore di Pietro.


La promessa del Signore, di essere con noi per sem-pre, si realizza. La gioia è al culmine; è una gioia che pro-viene dalla Pasqua del Cristo ed è simbolicamente signifi-cata dal dono che la nostra Chiesa Le offre.
Grazie Santità, per la Sua presenza in mezzo a noi, per la consola¬zione e il conforto che la Sua Visita infonde nei nostri cuori e per lo slancio di fede che suscita nelle nostre vite".

Rosy Giovannone
 


Autore
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