Salute
Salute: ministro Grillo nomina nuovo Consiglio Superiore di Sanità
ROMA, 5 FEBBRAIO – A due mesi di distanza dall’inedita e drastica decisione di azzerare i componenti del Consiglio Superiore di Sanità, la titolare del dicastero della salute, Giulia Grillo, ha firmato oggi il decreto ministeriale di nomina dei 30 nuovi membri non di diritto dell’organo di consulenza tecnico-scientifica dello stesso Ministero.
La decisione dell’esecutivo si ricollegava alla volontà di fare ampio ricorso allo spoils system negli ambienti istituzionali e della PA, sostituendo i dirigenti apicali di vari organi amministrativi in funzione del mutamento dei partiti al governo. Tuttavia, fra i 30 membri nominati risultano essere stati confermati i Professori Bruno Dallapiccola (genetista, Direttore Scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù) e Giovanni Scambia (Direttore Scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università S. Cuore - Pol. Gemelli), mentre il farmacologo Silvio Garattini (presente nella vecchia composizione del Consiglio) lavorerà ancora alle dipendenze del Ministero, impegnandosi nel delicato settore della “Governance farmaceutica”. C’è da dire, inoltre, che alcuni dei precedenti membri non di diritto, tra i quali il Prof. Alberto Mantovani, secondo il Ministero avevano già da tempo rassegnato le dimissioni dal CSS a causa dei numerosi impegni lavorativi.
Il ministro Grillo ha comunque precisato che il turn-over, piuttosto che insediare tecnici di fiducia governativa, sarebbe stato orientato a scegliere “il top assoluto per esclusivi meriti scientifici e per trasparenza”, aggiungendo che “da ora il merito dovrà sempre rappresentare la bussola che orienta le nomine in tutto il Paese”. Pertanto, la selezione, definita “laboriosa e meticolosa”, avrebbe privilegiato personalità di chiara fama e già considerate tra i “Top Italian Scientists”, con alta reputazione internazionale basata sui contributi scientifici pubblicati, sul numero di citazioni e sull’impatto che questi lavori avrebbero avuto nel progresso clinico-scientifico mondiale. L’ex capogruppo dei 5 Stelle alla Camera ha dunque assicurato di aver fatto sì che “orientamento politico, religioso e derive personali non rientrassero nei sistemi di valutazione”.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione, poi, Giulia Grillo – che si è detta “orgogliosa e fiera” delle nuove nomine – ha anche definito gli obiettivi generali della nuova squadra di componenti del CSS (che svolge anche una funzione propositiva, oltre ad esprimere i suoi pareri in ogni caso in cui una Direzione Generale del Ministero ne faccia richiesta in vista dell’adozione di provvedimenti normativi o amministrativi nonché nell’eventualità in cui l’Autorità giurisdizionale ne richieda la consultazione): “Nessuno meglio di loro potrà dare un contributo sostanziale nel rilanciare la competitiva ricerca italiana sullo scenario internazionale, suggerire le tecnologie diagnostico-terapeutiche necessarie su cui investire, proporre nuovi modelli di organizzazione, suggerire linee di ricerca traslazionale con ricadute certe ed infine gettare i semi necessari a ricostituire gruppi di ricerca competitivi capaci di formare i nostri giovani scienziati nonché attrarre i migliori dall’estero. Il futuro deve essere nella valorizzazione della ricerca” – ha affermato il ministro.
Questo l’elenco dei 30 nuovi membri non di diritto del CSS: Sergio Abrignani (Ordinario di Patologia Generale all’Università di Milano); Adriano Aguzzi (Direttore dell’Istituto di Neuropatologia di Zurigo); Mario Barbagallo (Ordinario di Geriatria all’Università di Palermo); Mario Alberto Battaglia (Ordinario di Igiene e Salute Pubblica all’Università di Siena); Luca Benci (Docente di diritto sanitario all’Università di Firenze); Renato Bernardini (Ordinario di Farmacologia all’Università di Catania); Giuseppe Campanile (Ordinario di Scienze e Tecnologie Animali all’Università “Federico II” di Napoli); Claudio Cobelli (Ordinario di Bioingegneria all’Università di Padova); Giulio Cossu (Ordinario di Medicina Rigenerativa all’Università di Manchester); Giuseppe Curigliano (Prof. Ass. di Oncologia Medica all’Università di Milano); Bruno Dallapiccola (Direttore Scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù); Domenico De Leo (Ordinario di Medicina Legale all’Università di Verona); Paola Di Giulio (Prof.ssa Ass. di Scienze Infermieristiche all’Università di Torino); Marco Ferrari (Ordinario di Malattie Odontostomatologiche all’Università di Siena); Carlo Foresta (Ordinario di Endocrinologia all’Università di Padova); Silvia Giordano (Ordinaria di Istologia all’Università di Torino); Andrea Giustina (Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Università S. Raffaele di Milano); Andrea Laghi (Ordinario di Radiologia all’Università Sapienza di Roma); Franco Locatelli (Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia Pediatrica dell’Ospedale Bambino Gesù); Francesco Longo (Associato al Dipartimento Analisi Politiche e Management Pubblico dell’Univ. Bocconi); Vito Martella (Ordinario di malattie infettive degli animali domestici all’Università di Bari); Maria G. Masucci (Ordinaria di Virologia presso il Karolinska Institute di Stoccolma e membro della Commissione Nobel); Marco Montorsi (Rettore dell’Università “Humanitas”); Paolo Pederzoli (Ordinario di Chirurgia Generale all’Università di Padova); Giuseppe Remuzzi (Direttore dell’IRCCS “Mario Negri” di Milano); Camillo Ricordi (Prof. di Chirurgia e Medicina dei trapianti cellulari all’Università di Miami); Massimo Rugge (Ordinario di Anatomia Patologica ed Oncologia all’Università di Padova); Giovanni Scambia (Direttore Scuola Spec. in Ginecologia e Ostetricia dell’Università S. Cuore Pol. Gemelli); Fabrizio Starace (Direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Modena); Paolo Vinei (Ordinario di Epidemiologia presso l’Imperial College di Londra).
Dopo l’insediamento, i nuovi membri del CSS dovranno eleggere il nuovo presidente dell’organo, in sostituzione dell’uscente Roberta Siliquini. Secondo il ministro, dovrà trattarsi di “un nome condiviso, di prestigio e che interpreti appieno l’alto mandato scientifico di cui il Consiglio è investito”.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: salute33.net