Salute
Salute, la qualità della vita cambia fra nord e Sud: a Napoli si vive quattro anni di meno
ROMA, 19 FEBBRAIO- Nel nostro Paese la speranza di vita cambia in base al luogo di residenza e al livello di istruzione a dirlo è l'Osservatorio Nazionale della Salute. Chi non raggiunge la laurea o nasce al Sud, soprattutto in Campania ha una speranza di longevità più bassa. [MORE]
Le disuguaglianze sono legate ed acuite dalle difficoltà di accesso ai servizi sanitari che penalizzano la popolazione di livello sociale inferiore e che hanno un impatto significativo sulla capacità di prevenzione o diagnosi. Il Servizio sanitario nazionale assicura la longevità degli italiani, ma non l'equità sociale e territoriale. La denuncia arriva in seguito a un progetto, ideato dal professore Walter Ricciardi, dedicato alle disuguaglianze di salute in Italia, presso l'Università Cattolica di Roma.
"Il Servizio sanitario nazionale oltre che tutelare la salute, nasce con l'obiettivo di superare gli squilibri territoriali nelle condizioni socio-sanitarie del Paese. Ma su questo fronte i dati testimoniano il sostanziale fallimento delle politiche. Troppe e troppo marcate le differenze regionali e sociali, sia per quanto riguarda l'aspettativa di vita sia per la presenza di malattie croniche", sottolinea il direttore scientifico dell'Osservatorio Alessandro Solipaca.
I dati testimoniano che in Campania nel 2017 gli uomini vivono in media 78,9 anni e le donne 83,3; nella Provincia Autonoma di Trento, al contrario, la speranza di vita degli uomini, nell'anno 2017, è di 81,6 anni e delle donne di 83,6. In generale le zone più longeve di Italia si trovano nel Nord Est del Paese dove la speranza di vita degli uomini è di 81,2 anni e delle donne di 85,6; decisamente inferiore il dato nelle regioni del Mezzogiorno dove la media è di 79, 8 anni per gli uomini e 84,1 per le donne.
Guardando ai dati a livello regionale, il dato sulla sopravvivenza mette in luce l'enorme svantaggio delle province di Caserta e Napoli che hanno una speranza di vita inferiore di due anni rispetto alla media nazionale, subito dietro Caltanissetta e Siracusa che hanno uno svantaggio di sopravvivenza di 1,6 e 1,4 anni rispettivamente. Più longeve invece le province di Firenze, Monza e Treviso con 1,3 e poco più di un anno nelle altre due, in più rispetto alla media nazionale.
Federica Fusco
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