Cultura e Spettacolo

Salta a Lamezia la stagione di prosa di Ama Calabria e de I Vacantusi per la chiusura dei teatri

LAMEZIA TERME (CZ) 12 NOVEMBRE -  La protratta chiusura dei teatri lametini  ha ancora una volta indotto  l’Ama Calabria  a tenere uno  straordinario e già programmato evento musicale con il grande violoncellista Enrico Dindo, accompagnato al pianoforte da Andrea Dindo, nella sua sede operativa anziché nell’inagibile  Teatro Umberto, come  avveniva  prima dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose e dell’affidamento  della città di Lamezia Terme alla terna commissariale.   Ad inizio del concerto,  il direttore artistico Francescantonio  Pollice  ha informato  i convenuti di aver ricevuto una comunicazione  da parte della commissione straordinaria  che  annunciava la mancata disponibilità dei tre teatri lametini  , tra cui il Grandinetti, per tutta una serie di situazioni di carattere amministrativo risolvibili nel tempo. Pertanto  il Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia  potrà essere pienamente fruibile per lo svolgimento di attività artistiche  in seguito all’eliminazione di tutti gli ostacoli  che ne impediscono l’apertura . «La  chiusura dei teatri, specie del Grandinetti, produce – ha affermato Francescantonio Pollice, affiancato da Nicola Morelli, direttore artistico de “ I Vacantusi”, – un danno enorme alla città in termini culturali ed economici , un ulteriore impoverimento di una città che sembra essere condannata». Infatti tale assurda situazione comporta l’annullamento delle stagioni teatrali  ideate sia dall’Ama Calabria che da “I Vacantusi” seguite con grande interesse dai cittadini.

L’Ama Calabria esterrefatta , dopo un’esperienza quarantennale di attività artistiche  realizzate sia a Lamezia che nell’intera Calabria, deve fronteggiare per la prima volta una situazione sconcertante  che la costringe a fare musica nella propria sede ed ora, addirittura, le impedisce  di realizzare la stagione di prosa. «Noi siamo   in una situazione gravissima - ha dichiarato Pollice -  che ci vieta  lo svolgimento dell’attività teatrale  delle attività artistiche - ha continuato  – abbiamo bisogno di tempo e quindi è necessario programmare almeno con un anno di anticipo. Era tutto pronto, la stampa, il sito.  Ci troviamo di fronte ad uno stato insostenibile che ci costringe a saltare una delle migliori stagioni teatrali della Calabria con conseguenziali risvolti negativi».  Nel corso del commissariamento sono venuti alla luce dei problemi, certamente non del tutto imputabili alla terna commissariale, come quello relativo all’acquisto incompleto del Teatro Grandinetti da parte del Comune e ad una serie di questioni amministrative , vincoli di sicurezza, sala antincendio ed altro,  che hanno determinato la chiusura anche del   Teatro Grandinetti  che di colpo , nel mese di giugno, risultava agibile  avendo ospitato dei saggi di danza. E allora perché non si può fare la stagione teatrale?  Che cosa è cambiato? Sarebbe opportuno dare risposte  tangibili  ai cittadini sull’attuale  situazione.  «Come associazione – ha concluso  Pollice - siamo amareggiati  di questa situazione  come  tutti i cittadini perché Lamezia non merita di essere trattata così. Sarebbe stato opportuno  scindere i problemi amministrativi dalla possibilità di lavorare in deroga assumendosene ogni responsabilità . A questo punto non basta applicare le norme  ma  è  necessario  rispettare il diritto dei cittadini   di conoscere  i motivi reali di quanto accaduto ed eventuali responsabiltà   di chi ha prodotto gli atti relativi al Teatro Grandinetti e finalmente definire una discussione che si protrae dal  mese di febbraio  senza giungere ad una soluzione  certa. I commissari  perciò dovrebbero dire di chi è la responsabilità».

Foto Francescantonio Pollice e Teatro Grandinetti

Lina Latelli Nucifero