Cultura e Spettacolo
Sabato D'Autore, è "La porta socchiusa" di Antonio Ludovico ad aprire la rassegna
"Un Magistrato di provincia. Una professionista di successo. Una famiglia perfetta. Poi la dolorosa e inaspettata scoperta. Un figlio che si ammala di una malattia crudele e impietosa, che non lascia scampo. Il dolore impotente di un padre che si trova a dover fare i conti con una realtà troppo dura da affrontare".
"Questa sera siamo qui per presentare 'La porta socchiusa', libro dell'avvocato Antonio Ludovico. Prima presentazione della rassegna 'Sabato d'autore' che vedrà quattro incontri con quattro autori e quattro generi diversi, il romanzo, la poesia, l' arte e la fiaba. Saluto i relatori Daniela Rabia, avvocato, scrittrice e giornalista, che ha scritto la Prefazione di questo libro ed il professore Franco Cimino. Ho letto questo romanzo tutto d'un fiato e, proprio come dice l'epigrafe di Emil Cioran scelta dall'autore, mi ha provocato una ferita dentro che mi ha fatto riflettere molto una volta finito di leggere", con queste parole Annarita Palaia, libraia del quartiere Santa Maria di Catanzaro, ha salutato il pubblico presente e dato inizio alla rassegna.
"Un romanzo che mi ha colpito per la grande umanità che traspare. Con uno stile particolare, dolce e amaro contemporaneamente, delicato sicuramente, racconta una storia durissima che lacera il cuore di chi la legge. Ho trovato una grande capacità di sintesi, che ha permesso all'autore di fare in cento pagine un lavoro di scavo psicologico nella coscienza per la quale ci sarebbero volute trecento pagine. Il protagonista principale è l'uomo nel percorso che egli fa per riprendersi la vita e paradossalmente, a volte, questo percorso è costituito dal dolore. La cosa straordinaria che emerge dal libro è che del dolore non dobbiamo avere paura, il dolore non va odiato, perché il dolore non è colpevole di niente. La causa che noi evitiamo di analizzare, per paura che la nostra ragione non sappia confrontarsi con essa, è colpevole. Ludovico ci dice che, a volte, il dolore è come una carezza, sulla testa, nella mente, nel cuore. Per affrontarlo ci vuole una forza quasi sovraumana e l'autore ce la fa incontrare, è l'amore ".Questa la sintesi di una straordinaria relazione del professore Cimino che ha incantato i presenti, i quali gli hanno tributato un lungo applauso. [MORE]
"Susanna Tamaro nella prefazione del suo libro "La testa fra le nuvole" ci dice che ogni autore ha un filo conduttore che lega tutte le sue opere. L'idea su cui ruotano tutte e quattro le opere scritte da Antonio Ludovico è il concetto di perfezione-imperfezione. Gianmario De Santis, protagonista di questo libro, si scontra con l'imperfezione della persona umana, della società e della realtà. Ciò che scardina le sue certezze iniziali è la malattia. Dalle prime righe che il lettore legge non si sente mai fuori dalla storia. Viene coinvolto in una escalation di ansia, trepidazione, inquietudine che non gli fanno staccare gli occhi dalla pagina perché deve sapere se alla fine c'è la parola pace. Essa c'è, ma soltanto nel momento in cui si ha la consapevolezza dell'accettazione dei propri limiti". Questo è un estratto dell'intervento di Daniela Rabia che ha avuto parole di profonda stima per l'autore di cui è grande amica.
Ha concluso gli interventi un visibilmente commosso Antonio Ludovico che ha ringraziato il pubblico presente e Annarita Palaia per l'ottima organizzazione ed in particolare per l'aver scelto due relatori che, a detta dell'autore, sono due eccellenze di questa terra che hanno centrato in pieno ciò che lui intendeva trasmettere.
La serata si è conclusa con la degustazione di un ottimo vino gentilmente offerto dalle Cantine Dell'Aera di Soveria Simeri, un'azienda che produce vini da sei generazioni, un'eccellenza che esporta i suoi vini di qualità anche in Germania, Olanda e Svizzera.
Saverio Fontana