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RWC, New Zealand vs Australia 20 a 6

Marea Nera sull’Australia, All Blacks in finale.

La danza maori d’inizio partita ha lasciato pietrificati i Wallabies, immobili per alcuni secondi dopo che il capo tribù Piri Weepu ha guidato i suoi nel rito sacro tradizionale.
Come invasati hanno iniziato il match i fortissimi giocatori neozelandesi, già favoriti alla vigilia. Hanno intimorito gli avversari con la haka a tal punto che Cooper (che sentiva la sfida particolarmente per le origini maori) ha sbagliato il calcio d’avvio. Da quel momento, conquistato l’ovale,[MORE] gli All Blacks non l’hanno mai più mollato e non hanno mai smesso di attaccare. Ritmi forsennati hanno fatto sì che i padroni di casa divenissero sin da subito padroni anche del campo e del gioco, volando in meta già dopo 5 minuti. Solo i piedi imprecisi del capitano Weepu hanno fatto sì che il vantaggio non diventasse enorme già alla mezz’ora. I Wallabies sono rimasti in partita per questo e per un calcio e un drop al termine della prima frazione di gioco: questi gli unici sei punti australiani che fa registrare il tabellone di Auckland alla fine della gara.

Gli All Blacks hanno invece marciato verso la finale con energia, velocità, tecnica, tattica, potenza, sapienza e consapevolezza dei propri mezzi: hanno, cioè, mostrato di avere tutto quello che serviva per battere i rivali australiani. Se è vero, infatti, che i neozelandesi non perdono in casa da ben 17 anni, è anche vero però che non riuscivano ad arrivare in finale dal 1995 e che l’Australia è campione in carica del tri nations.
 

Fatta comunque eccezione per Ioane, si è subito capito che l’Australia fosse incappata in una giornata negativa o, meglio, che gli All Blacks non avessero nessuna intenzione di tradire le aspettative del pubblico di casa – circa 70.000 unità, stadio stracolmo – e che fossero assetati di successo e vittoria. Il risultato finale di 20-6 è giusto e rispecchia quanto si è visto sull’arena, dove i maori hanno prevalso sui Wallabies, in un match duro quanto corretto, caratterizzato da scontri e ferite così come da giocate tecnicamente sopraffine.
In finale, il 23 ottobre, gli All Blacks affronteranno la Francia, che lungo il cammino ha saputo sconfiggere Inghilterra e Galles, rivelandosi formidabile per organizzazione, tecnica e fisica. Questo finale di Mondiale ci riserva, dunque, la sfida più avvincente, tra le compagini che si sono guadagnate il titolo di prima potenza rispettivamente del Sei Nazioni e del Tri Nations.
Antonio Mileo


(foto dalla rete)