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Russia, Putin incontra il presidente siriano Assad: "Lotta al terrorismo vicina alla fine"

SOCHI, 21 NOVEMBRE - La "lotta al terrorismo in Siria è prossima alla fine". Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin nell’incontro a sorpresa di ieri a Sochi con il presidente siriano Bashar al Assad. Il leader del Cremlino ha auspicato che il processo politico in Siria sia "sotto l'egida dell'Onu" mentre Assad ha sottolineato che Damasco accoglie con favore "coloro realmente interessati a una soluzione politica in Siria, con i quali siamo pronti al dialogo". [MORE]

"Vorrei congratularmi con voi per i risultati ottenuti dalla Siria in termini di lotta al terrorismo, per il fatto che il popolo siriano sta attraversando momenti molto difficili e si sta avvicinando a una definitiva e inevitabile sconfitta dei terroristi", ha affermato Putin durante l'incontro avvenuto alla vigilia di un vertice tra Russia, Turchia e Iran dedicato proprio alla situazione siriana.

"Abbiamo ancora una lunga strada da percorrere prima di arrivare a una vittoria completa sui terroristi, ma per quanto riguarda il nostro lavoro comune nella lotta al terrorismo in Siria, l'operazione militare è prossima alla conclusione", ha sottolineato Putin parlando con Assad. "Ora la cosa più importante è passare alle questioni politiche, e prendo atto con soddisfazione della sua prontezza a lavorare con tutti coloro che vogliono la pace e una soluzione del conflitto", ha aggiunto.

L’ultimo incontro tra i due risaliva all'ottobre 2015, quando il presidente siriano si era recato a Mosca per una visita lampo e colloqui con la leadership russa. Vladimir Putin, intanto, avrà in giornata un colloquio con il presidente statunitense Donald Trump con cui discuterà della crisi in Siria e dell’incontro a sorpresa con il presidente Bashar al Assad. In una nota del Cremlino si legge che il presidente russo ha in agenda una serie di "consultazioni" anche con altri capi di Stato come l'emiro del Qatar e i leader mediorientali come "Arabia Saudita, Egitto, Iraq e Giordania".

 

Giuseppe Sanzi

(fonte immagine themoscowtimes.com)