Estero
Russia, in migliaia in piazza contro Putin
MOSCA, 10 DICEMBRE 2011 - "Siamo in 150 mila", annuncia l’opposizione dal palco sulla piazza Balotnaya, a Mosca. Secondo fonti non ufficiali della polizia, i manifestanti sarebbero almeno 70 mila. Ma sono numeri, ha poca importanza quanti effettivamente siano. Certo sono tanti, e continuano ad aumentare. [MORE]
Tutti uniti in un unanime coro di protesta "Russia senza Putin! Ladri! Corrotti! Putin vattene a casa! Libertà!". Scendono in campo per esprimere il loro dissenso all'esito delle legislative dello scorso 4 dicembre, in cui il partito di governo ha ottenuto la maggioranza. Armati di bandiere, molte appartenenti ai piccoli partiti, parte di quella vasta opposizione mai unita come in questa occasione, denunciano, incuranti del tempo avverso e della neve, i brogli e le irregolarità di queste ultime legislative.
Attraverso la voce del popolare scrittore Boris Akunin, i manifestanti chiedono le dimissioni del presidente della commissione elettorale Vladimir Ciurov, indagini sui brogli elettorali, la punizione dei responsabili e nuove elezioni. Tra i manifestanti molti studenti, lavoratori tra i 20 e i 30 anni, ma anche adulti cinquantenni, piccoli imprenditori, liberi professionisti e con loro artisti e intellettuali. Una protesta che riporta immancabilmente alla mente la Rivoluzione Bianca, anche in questo caso nata e sviluppatasi su Facebook dove sono state raccolte 36.000 adesioni. Andrei Mironov, del movimento per i diritti umani Memorial, spiega che “sino a poco tempo fa a scendere in piazza erano solo i pensionati, ora vedere tutti questi giovani fa capire che la situazione è cambiata".
La capitale è blindata, e l'allerta sicurezza nella capitale è massima. Il centro è presidiato da esercito, polizia e forze speciali mentre un elicottero sorvola di continuo il luogo del meeting. Rashid Nurgaliyev, ministro dell'Interno, rende noto che sono stati mobilitati 50 mila agenti e duemila uomini delle forze speciali.
Sara Marci