Economia

Russia, il crollo del rublo spaventa Cremlino e borse europee. E Apple blocca le vendite

MOSCA, 17 DICEMBRE 2014 - Il rublo russo non conosceva valutazione così bassa dal default del 1998. «Una situazione critica. Un anno fa non avrei potuto immaginare che una cosa del genere sarebbe potuta accadere, nemmeno nei miei peggiori incubi». Queste le parole del vice governatore dell’Istituto centrale di Mosca, Sergey Shvetsov, che riassumono una giornata nera per la moneta russa che al cambio vale100 rubli per l’euro e 80 per il dollaro.

«Il rublo oggi è sottovalutato – ha affermato il premier russo Dmitri Medvedev, il quale ha aggiunto -. Il suo cambio non riflette l’attuale situazione dell’economia». Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, il primo ministro ha sostenuto che le cause di tale situazione sono riconducibili ai prezzi del petrolio in flessione e la pressione politica straniera, in altre parole alle sanzioni proveniente dall’occidente in merito alla crisi ucraina.

Tuttavia lo stesso premier Medvedev ha convocato con urgenza una riunione nella sua residenza di Gorki. Oltre ai ministri economico-finanziari saranno presenti la governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, i vertici delle autorità fiscali e i dirigenti delle maggiori società esportatrici dell’energia».

Al momento il provvedimento preso dal ministero delle Finanze, in mano ad Anton Siluanov, è stata la vendita di un’altra fetta di riserve di valuta straniera al fine di difendere il valore della moneta nazionale. 

Misure che comunque non sembrano tranquillizzare i cittadini russi. Nelle ultime ore, infatti, nei grandi centri commerciali, si sono registrate code che non si vedevano dalla vecchia URSS. Qui la popolazione tenta di spendere il maggior numero possibile di rubli nel timore che perdano ulteriore valore. La gente ha assaltato i negozi, specie quelli di prima necessità, facendo piazza pulita.[MORE] 

Di contro alcune grandi compagnie occidentali corrono ai ripari con l'obiettivo di non svendere i loro prodotti. E se ad esempio McDonald's ha deciso di aumentare i prezzi, Apple, società dal maggior valore borsistico del mondo, ha deciso di bloccare del tutto le vendite online di iPhones, iPad e computer. 

(Immagine da finanza.com)

Giovanni Maria Elia