Estero
Russia, è stato rilasciato l'attivista italiano Yuri Guaiana
MOSCA, 11 MAGGIO - L’attivista italiano 43enne Yuri Guaiana, fermato dalle autorità russe a Mosca per qualche ora assieme ad altri attivisti di ‘Certi Diritti’, associazione radicale della quale è parte, è stato rilasciato dopo essere stato trattenuto per alcune ore. Guaiana era intento nel consegnare le firme raccolte da una petizione che si opponeva al trattamento degli omosessuali in Cecenia.[MORE]
L’annuncio è stato dato attorno alle 15.30 da Benedetto Della Vedova: «Yuri Guiana è stato rilasciato. Assistito dal Consolato, viene portato ora in aeroporto». Secondo il segretario dell’associazione ‘Certi Diritti’ Leonardo Monaco, Guaiana «stava consegnando per conto dell’Ong AllOut le firme di cittadini da tutto il mondo che chiedono giustizia e verità sulle persecuzioni dei gay in Cecenia».
Lo stesso Guaiana aveva comunque affermato di stare bene, e di essere in carcere assieme ad altri quattro cittadini russi e un poliziotto. Ora il rilascio ufficiale, prima di «una detenzione amministrativa» delle autorità russe, che secondo lo stesso Guaiana non avrebbe «fatto mangiare e nemmeno bere un bicchiere d’acqua» durante il periodo in cella.
L’accusa nei confronti di Guaiana e altri attivisti era di violazione dell’articolo 20 c.2 del codice amministrativo, che vieta le manifestazioni senza autorizzazione. E’ quanto riferito da Nikita Safronov alla testata Snob. Molte le reazioni politiche all’accaduto, a cominciare dallo stesso Della Vedova, che ha raccontato l’evoluzione della vicenda e la mobilitazione della Farnesina.
Preoccupazione per la vicenda è stata espressa dal Guardasigilli Andrea Orlando: «Le notizie dalla Cecenia e quello che è successo in Russia desta preoccupazione» - ha affermato il ministro, intervenuto in una conferenza stampa che operava un primo bilancio sulla legge nazionale legata alle Unioni civili. Molte le mobilitazioni delle associazioni vicine ai diritti degli omosessuali, da Sebastiano Secci portavoce del Roma Pride 2017 al segretario di Radicali italiani Riccardo Magi, che contesta la criminalizzazione della Russia di Putin ed il pericolo per l’Unione europea, chiamata ad intervenire in tale delicata questione. Le mobilitazioni odierne, oltre alla buona notizia del rilascio di Guaiana, fanno il paio con gli appelli di quest’ultimo mese, con Pd, Radicali e Sinistra Italiana che evocavano l’intervento di Alfano e Mogherini.
foto da: quotidiano.net
Cosimo Cataleta