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Ruggero Pegna: Il Parto delle Nuvole Pesanti, "26 Giugno Botricello"
Con il nuovo album “Magnagrecia”
Dopo la presentazione della “Festa del Sole”, lo spettacolo pirotecnico teatrale del prossimo 19 giugno in Piazza della Repubblica a Lamezia Terme, la Provincia di Catanzaro ha confermato un altro appuntamento per l’avvio dell’estate 2010. Sabato 26 giugno alle 21.30, in Piazza Stazione di Botricello, nota località balneare della costa ionica, si terrà il concerto del Parto delle Nuvole Pesanti.*[MORE]
“Questo evento – dice Wanda Ferro, presidente della Provincia di Catanzaro – coniuga l’obiettivo di promuovere le varie località turistiche del territorio con quello di valorizzare i maggiori talenti calabresi e le più autorevoli espressioni artistiche che nascono in questa regione. Questa band è oramai una realtà di livello nazionale e internazionale, come ha confermato il successo della loro recente tournèe all’estero e ci fa piacere poter presentare il loro nuovo album Magnagrecia durante la serie di iniziative in programma per questa estate. Lo scorso anno Rosa Martirano ha incantato Caminia e il prossimo 26 giugno il Parto delle Nuvole Pesanti avvierà l’estate di Botricello con la sua musica energica e coinvolgente”. L’ingresso al concerto è libero.
Dopo il successo dell’album Il Parto (2004), l’esperienza de La valigia d’identità (2007), i consensi della piéce teatrale Slum (2008) e del film "I colori dell’abbandono" (2009), Il Parto delle Nuvole Pesanti ritorna con “Magnagrecia”, il nuovo album distribuito da Ala Bianca/Warner. Un flusso continuo di energia, poesia, tagliente ironia e ritmo musicale scorre nei 12 brani che i tre storici musicisti della band, Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni e Mimmo Crudo presenteranno al pubblico a partire da marzo del 2010.
Il nuovo disco segna un’ulteriore evoluzione della band dallo stile “ etno-autorale” a quello “rock world music”, con inedite timbriche elettro – acustiche. Il disco è ricco di suoni originali e crudi, ancestrali e futuristici insieme, prodotti con gli strumenti che più appartengono alla storia della band quali percussioni, cajon, fisarmonica, tamburelli, chitarre, mandolini, a cui si aggiungono quelli delle bande musicali meditarrenee, degli archi mitteleuropei e dei tanti collaboratori che fanno del disco un esempio di musica collettiva.
I testi, cantati spesso a più voci e in diverse lingue e dialetti, affrontano temi di attualità come lo spopolamento dei piccoli centri con dispersione di comunità e perdita di culture, la mafia, l’ambiente, il viaggio, il diritto alla terra, alla vita e alla morte e raccontano storie di paesi abbandonati, rovine, viaggiatori, poveri, umili, naufraghi, profughi, emarginati, emigranti ed immigrati, nelle diverse forme che assumono nello spazio e nel tempo.
Il concerto è predisposto dalla
Show Net di Ruggero Pegna. Informazioni al sito www.ruggeropegna.it