Cronaca
Ruby ter: «Testimoni corrotti al processo Ruby». Berlusconi indagato con i suoi legali
MILANO, 23 GENNAIO 2014 – Come era già stato anticipato a metà ottobre, il tribunale di Milano ha deciso d’iscrivere nel registro degli indagati per l'inchiesta 'Ruby ter' – aperta a Milano in seguito alla trasmissione degli atti riguardanti i precedenti due processi (Ruby e Ruby bis) - Silvio Berlusconi e i suoi difensori, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo. L'ipotesi è quella di corruzione in atti giudiziari.
Come si puntualizza in un comunicato del procuratore della repubblica di Milano Edmondo Bruti: «Si è proceduto alla dovuta iscrizione nel registro notizie di reato. Ora saranno fatte le indagini necessarie e non credo che ci sia una ragione per procedere con il rito immediato». Oltre all'ex premier Silvio Berlusconi e i suoi difensori, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, indagati anche il cantante Apicella, Ruby, il suo avvocato, le 'olgettine', politici e giornalisti, cantanti e poliziotti: 45 persone in tutto. [MORE]
A seguire questo nuovo filone d’indagine saranno il procuratore aggiunto Pietro Forno e al pm Luca Gaglio. «Ilda Boccassini ha segnalato che ha altri impegni più pressanti in questo momento», ha sottolineato il procuratore della Repubblica .
Pronta la replica di Silvio Berlusconi: «Io sono qui e resto qui, sentendo su di me chiara e forte tutta la responsabilità che mi viene dalla fiducia e dal voto dei cittadini. Resto in campo, più convinto che mai di dover combattere fino alla fine per veder prevalere quello in cui credo profondamente. Chiunque in Italia voglia vedersi riconosciuta da un magistrato una propria ragione deve aspettare anni ed anni. Talvolta un decennio e più. E hanno il coraggio di chiamare tutto ciò giustizia! Nell'Italia di oggi potremmo tranquillamente dire: La legge è ugualmente ingiusta per tutti i cittadini».
Rosy Merola