Politica
Ruby ter, Parlamento chiamato a decidere su intercettazioni tra Berlusconi e le ragazze
MILANO, 1 OTTOBRE 2015 - Il gip di Milano Stefania Donadeo, accogliendo la richiesta dei pm, ha chiesto al Parlamento l'autorizzazione all'utilizzo come atti di indagine 11 intercettazioni tra Silvio Berlusconi e due giovani ospiti di Arcore, iris Berardi e Barabara Guerra, nel procedimento cosiddetto 'Ruby ter' in cui l'ex premier è accusato di corruzione in atti giudiziari, per aver stipendiato una ventina di ospiti del Bunga Bunga con lo scopo di dire il falso al processo sulle "cene eleganti" di Arcore. [MORE]
Intercettazioni “rilevanti”, come spiega il giudice, perché proverebbero che Silvio Berlusconi richiese esplicitamente a Barbara Guerra di convincere Iris Berardi a revocare la costituzione di parte civile a lui pregiudizievole assumendo un atteggiamento processuale più consono alle esigenze difensive dell'imputato”. Per gli inquirenti sarebbero un elemento in più per dimostrare che l'ex inquilino di Palazzo Chigi avrebbe, come recita l'accusa, comprato il silenzio delle giovani che frequentavano le feste a villa San Martino.
In particolare, scrive il gip, nella telefonata del 12 aprile 2012 "Barbara Guerra, dopo un'iniziale, reiterata insistenza nel richiedere denaro" all'ex premier a quel tempo senatore "confermava a Berlusconi che avrebbe messo 'i suoi buoni uffici' per convincere 'la matta'", ossia Iris Berardi, "ad abbandonare la strada scelta su consiglio del suo avvocato, ossia quella di testimoniare nel processo allora in corso".Sia Guerra che Berardi, dopo essersi costituite parti civili nel processo 'Ruby 2' a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, ritirarono la loro costituzione.
Quelle telefonate - nelle quali le due ragazze, accusate di corruzione in atti giudiziari come il leader di FI, avrebbero chiesto denaro e utilità in cambio di un loro comportamento processuale favorevole - erano state effettuate in un'altra indagine con al centro una presunta truffa su finanziamenti pubblici ai danni di un imprenditore, coordinata dai pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano e poi archiviata. Gli inquirenti le hanno recuperate perinserirle nel fascicolo 'Ruby ter'. Sono 'ascolti' cosiddetti 'indiretti': Berlusconi, infatti, non era intercettato direttamente, ma gli obiettivi erano le due ragazze.
Il 30 giugno scorso la procura di Milano ha notificato la chiusura delle indagini per il fascicolo "Ruby ter" a carico di Berlusconi (con ipotesi di reato di corruzione) e altri 33 indagati, che respingono le accuse. Ora il giudice ha accolto la richiesta dei pm, disponendo l’invio degli atti delle intercettazioni al Parlamento, che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione all’utilizzo nel procedimento. Nel filone principale dell’inchiesta “Ruby” Berlusconi è stato assolto in via definitiva.
Tiziano Rugi