Cronaca

Ruby ter, la procura diMilano chiede processo per Berlusconi

MILANO, 19 NOVEMBRE 2015 - Silvio Berlusconi rinviato a giudizio per corruzione in atti giudiziari nell'ambito del processo Ruby ter: la notizia giunge in tarda mattinata e scatena da subito l'alzata di scudi di Forza Italia. L'ex premier è di nuovo "il perseguitato", "il nemico di sempre dei pm", la vittima di una "giustizia ad orologeria" dopo il suo ritorno in campo per un nuovo centro destra. [MORE]

La Procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per Berlusconi e per altre trenta persone nell'ambito del cosiddetto procedimento Ruby ter, nel quale i magistrati accusano l'ex premier di aver pagato 21 ragazze, tra cui Karima el Maroug, in arte Ruby, e altre persone che hanno testimoniato nel processo Ruby in cui Berlusconi è stato assolto. Ora sarà il Gup a decidere se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio o se ritenerla infondata e quindi non avviare nemmeno il processo.

Intanto, in attesa della decisione del Gup, tutta Forza Italia si erge a difesa del suo fondatore. Il consigliere politico di Berlusconi e governatore della Liguria Giovanni Toti lancia su twitter l'hashtag #stranepriorità: "Nel mondo - osserva - l'emergenza è il terrorismo. Alla Procura di Milano l'urgenza è chiedere ennesimo rinvio a giudizio per Berlusconi". Il capogruppo del partito alla Camera Renato Brunetta parla di "accusa assurda, marziana, grottesta" e intima: "Stop a questa barbarie, certa magistratura non faccia lotta politica".

Per Daniela Santanchè le "toghe rosse" "sono terrorizzate dal suo consenso. E vogliono sentenziare la morte politica per via giudiziaria". L'ex ministro Mariastella Gelmini, infine, certa che "come è stato per il processo Ruby anche in questo caso Berlusconi ne uscirà più forte di prima", si chiede "chi risarcisce il presidente e l'Italia per tutto quello che abbiamo passato".