Politica
Ruby: Consulta ammette conflitto tra Camera e toghe
ROMA, 6 LUGLIO 2011 - La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il conflitto di attribuzioni sollevato dalla Camera dei deputati nei confronti della procura e dei gip di Milano che hanno indagato e rinviato a giudizio immediato il premier Silvio Berlusconi con le accuse di concussione e di prostituzione minorile nell'ambito del caso Ruby.[MORE]
La decisione di oggi è, però, solo un preliminare via libera: il conflitto sarà deciso nel merito tra qualche mese. Non prima del prossimo inverno, dunque, si saprà se la Consulta accoglierà o meno la richiesta votata a maggioranza dell'aula Montecitorio di annullare tutti gli atti di indagine sul caso Ruby e il decreto di giudizio immediato del premier.
La Camera aveva sollevato il conflitto di attribuzione con una maggioranza di 12 voti ad aprile scorso. Il centrodestra chiese che l'inchiesta ricominciasse da zero davanti al Tribunale dei ministri, annullando buona parte degli atti compiuti finora dai pm e dal gip di Milano, che ha rinviato Berlusconi a giudizio immediato.
''Nell'odierna camera di consiglio - è scritto nella nota ufficiale di Palazzo della Consulta - la Corte ha dichiarato ammissibile il conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato sollevato dalla Camera dei deputati nei confronti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e del Gip presso lo stesso Tribunale, a seguito della richiesta di giudizio immediato da parte della Procura e del decreto di giudizio immediato emesso dal Gip nei confronti del Presidente del Consiglio, membro della Camera dei deputati''.
Lidia Tagnesi