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Rubini e Placido nel teatro di Cechov

Bari, 7 gennaio 2014- Tornano in Puglia Sergio Rubini, Michele Placido

ZIO VANJA

di Anton Cechov; scene di Giovanni Carluccio; musiche originali di Carlo Crivelli; costumi di Daria Calvelli

con Pier Giorgio Bellocchio, Anna Della Rosa

regia di Marco Bellocchio[MORE]

 

 

DOMANI

mercoledì 8 (ore 21.00 - preceduto alle 18.30 da un incontro con la stampa nel foyer dell’Orfeo) e giovedì 9 (ore 18.00)

Taranto, Teatro Orfeo

 

venerdì 10, sabato 11, domenica 12 (Feriali 21.15. Festivi 18.30)

Barletta, Teatro Curci

Zio Vania è uno dei capolavori assoluti del teatro cechoviano, in cui si intrecciano le monotone conversazioni e le banalissime vicende di un gruppetto di personaggi. La ricostruzione minuziosa di atmosfere sospese e vagamente inquietanti, l'indifferenza abulica dei personaggi intorno agli eventi, l'indefinito senso di attesa di una catastrofe incombente rendono questo testo una geniale anticipazione della drammaturgia novecentesca.La trama ha il suo inizio nella casa di campagna ereditata dal professor Serebrjakov, cognato di zio Vanja e padre di Sonia. La prima moglie, sorella di Vanja, è deceduta e il professore si è risposato con Helena. Tra amori e vicissitudini di vario genere, Serebrjakov comunica a Vanja che è intenzionato a vendere il podere e questo fa uscire fuori tutto il temperamento del povero zio, che alla fine tenta di uccidere il professore con dei colpi di pistola, che miseramente non andranno a segno. Alla fine l’agiato ereditiere e Helena torneranno in città, lasciando a Vanja la possibilità di continuare ad amministrare la tenuta. La regia è di Marco Bellocchio uno dei registi più anticonformisti della storia del cinema italiano.

 

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Da comunicato stampa Teatro Pubblico Pugliese pervenutoci in REDAZIONE