Cronaca

Rubavano pin bancomat per prelevare denaro: arrestati due giovani francesi

GENOVA, 10 APRILE 2014 - Arrestati a Genova un ragazzo di 28 anni e una ragazza di soli 21 anni accusati di essere gli artefici di ben 24 colpi andati a segno in diversi bancomat presenti sul territorio ligure. In particolare la banda del bancomat ha colpito a Genova, Arenzano, Sestri Levante, Carrara, ma anche a Torino.

Con una tecnica semplicissima i due ragazzi confondevano le vittime ai bancomat simulando un errore del sistema dello sportello. Le vittime dinanzi alla mancata possibilità di prelievo si lasciavano aiutare dai due ragazzi, che approfittando di un attimo di distrazione si impossessavano della tessera bancomat e contemporanemente del codice pin. Una tecnica semplice, che è fruttata ai due giovani prelievi presso diversi sportelli bancomat della zona ligure per cifre che vanno dai 220 ai 1750 euro.

Stando alle dichiarazioni dell’accusa, i due giovani dopo aver raggirato le vittime si recavano presso un bancomat, a volte anche lo stesso sportello dove avevano sottratto i dati, per prelevare il denaro.
Le vittime una volta inserita la tessera bancomat nello sportello per prelevare dinanzi alla mancata restituzione della stessa pensavano si trattasse di un problema dello sportello bancario. La cruda verità veniva a galla solo quando, una volta ricevuto l’estratto conto, si rendevano conto dell’assenza di denaro.

[MORE]I due giovani sono accusati del furto delle tessere bancomat, del prelievo di denaro contante, ma anche di frode informatica. Solitamente i due giovani francesi si muovevano singolarmente durante l’opera di adescaggio della vittime, a volte uno di loro era accompagnato da una persona non ancora identificata.
Le rapine, stando a quanto dichiarato dal pm, risalirebbe tutte ad un periodo storico compreso tre l’estate e novembre 2013.

Fondamentale per l’identificazioni dei due ladri sono state le telecamere presenti presso gli sportelli bancomat. Ora i due giovani, che peraltro sulla carta sono residenti a Parigi, sono stati separati e portati in carcera: l’uomo in quello di Marassi, mentre la donna a Pontedecimo.

Emanuele Ambrosio