RossoNoemi, Noemi la Rossa. Storia di canzoni e colori.
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 22 MARZO - I capelli rossi, si sa, sono un'eccezione e da oggi (anzi, da un paio d'anni) Fiorella Mannoia non detiene più l'esclusiva tra le donne canterine nostrane. Veronica Scoppellitti, per tutti Noemi, è colei che ha deciso di rendere quei riccioli una ragion d'essere.
Il titolo e la copertina del suo nuovo album (in uscita oggi) parlano chiarissimo: ROSSONOEMI.[MORE]
La ventinovenne ragazza romana, laureata con 110 e lode al Dams di Bologna sembra quasi aver disegnato il suo fumetto, con le tante immagini che sbucano come pensieri dai fiordi della sua chioma. Il ponte di Brooklin, un pianoforte, un magnetofono ed una mongolfiera a librarsi aldilà della linea ideale che segna il confine tra idee e sogni.
Spesso in una immagine c'è il senso di un disco e tanto altro: dopo il clamoroso successo di X-Factor voleva scrollarsi di dosso un certo modo standardizzato di intendere la Musica: “Non rinnego ciò che ho fatto – dice – e non voglio dimenticare il passato ma volevo osare. Stiamo vivendo un momento dove molte personalità musicali si perdono, io invece volevo fare un disco che mi rappresentasse al 100%, e così è stato”.
Lanciò un appello a Vasco Rossi dicendogli che avrebbe lavato i piatti per un anno se gli avesse scritto una canzone. Ora che il sogno si è realizzato, dovrebbe in teoria fare un tour nei migliori ristoranti d'Italia o pensare di promuovere il disco nelle prossime puntate de “La prova del cuoco”!
Invece no: «Non vedo l'ora di cantare dal vivo, nel tour che comincia a giugno. Rustici suona davvero, io non amo la musica elettronica sul palco, prende troppo il sopravvento».
Corrado Rustici è nientepopodimeno che il guru dei produttori musicali, fedelissimo compagno d'avventura di Zucchero Sugar Fornaciari e di tantissimi altri grandi nomi della musica leggera italiana, ormai da decenni trapiantatosi in America, a San Francisco, dove Noemi è volata per registrare il suo disco agli studi Fantasy.
C'è rimasta per 20 giorni. Iniziava a lavorare alle due del pomeriggio e durante la mattina faceva mille giri.
Ha voglia di libertà, la Rossa. E dice: “L’album ha risentito molto delle vibrazioni del posto dove è stato inciso, è molto energico. Ci tenevo a sfondare questo muro, volevo in qualche modo rompere con ciò che c’è stato in passato. Ho chiamato io personalmente molte persone, potevano dire di no ma non lo hanno fatto. Ho scelto Federico Zampaglione e Kaballà che è bravissimo. Pacifico ha apprezzato il mio lavoro, ha tenuto le mie idee in "Le luci dell'alba", che poi ha corroborato. In questo ambiente musicale poi c'è un po' di maschilismo: mi chiedono sempre dei pezzi degli altri, mai dei miei. Invece è meglio perdere con le proprie carte, che cantare cose che non ti rispecchiano”.
E' il disco delle scommesse perchè se è facile passare per “quella di X-Factor” non è altrettanto scontato confermare il successo né tanto meno affermare la propria identità: Noemi ha già coronato molti suoi sogni, duettando con la collega rossa Fiorella Mannoia (insieme hanno inciso il singolo “L'amore si odia” e facendo la supporter ai concerti di Vasco Rossi.
Ora addirittura il Blasco le ha scritto la canzone “Vuoto a perdere”, singolo di lancio dell'album, una storia di stereotipi e disagi di donna.
"La prima reazione, quando ho sentito il pezzo, è stata strana. Sentivo le parole e dicevo, oddio, perché mi vede come un vuoto a perdere? Forse perché vengo dai talent-show, perché sono ingrassata, la cellulite, aiuto... Poi ho capito. E' un pezzo bellissimo contro tutti questi stereotipi e mi ci sono calata dentro fino in fondo".
Non a caso “Vuoto a perdere” è l'unica frase a sbucare dai riccioli di Noemi, nella copertina del disco, in mezzo a tantissime immagini.
“Sono un'altra da me stessa/ sono un vuoto a perdere/sono diventata questa/senza neanche accorgermene”.
Semplicemente, Noemi.