Cronaca

Rossano (CS): Alienazione immobili, estrema ratio

ROSSANO (CS), 8 GENNAIO 2013 - Il Piano di alienazione è uno strumento da utilizzare solo in caso di estrema necessità. Al momento, nonostante i venti incessanti di crisi e la difficilissima situazione debitoria alla quale stiamo facendo fronte, l’Esecutivo Antoniotti non riscontra la necessità di attingere a questo tesoretto, costituito dagli introiti che ne deriverebbero attraverso la vendita di alcuni immobili di proprietà comunale. Per risanare le casse abbiamo pianificato, sin dal Maggio 2011, una programmazione rigorosa, mirata principalmente a razionalizzare le spese e a tagliare gli sprechi. Per il resto, così come abbiamo fatto in passato, questa classe di governo vuole valorizzare i beni pubblici, non venderli.

È quanto precisano il Sindaco Giuseppe Antoniotti e l’Assessore al Bilancio Sergio Stamile, rispetto al Piano delle alienazioni immobiliari approvato con le delibere di Giunta n. 309/2013 e Consiliare del 27 novembre 2013.

La previsione di Bilancio 2013 – afferma il Primo cittadino – prevede un introito di circa 2,5milioni di euro da incassare attraverso la vendita di alcuni immobili comunali. Questo, però, non significa che tali beni siano già stati venduti. Il Piano di alienazione, infatti, è uno strumento da adottare solo in caso di estremo bisogno. Al momento, la tabella immobiliare ed i suoi rispettivi valori sono stati redatti in modo sommario e dai tecnici municipali.

Questo perché nel caso in cui si dovesse palesare la reale necessità di monetizzare tale patrimonio, saranno gli uffici dell’Agenzia del Territorio a stimare il loro corrispettivo economico, prendendo in considerazione anche i valori dell’Osservatorio del mercato immobiliare. Ma – ribadisce Antoniotti – la nostra intenzione è quella di mantenere in equilibrio le casse dell’Ente, avviando una proficua programmazione economica. È risaputo, ormai, che stiamo cercando di uscire, con non pochi sacrifici e con l’adesione al decreto 35, da una situazione debitoria importante. E ci batteremo fino alla fine affinché il Piano di alienazione non vada mai in esercizio, quantomeno per i beni che producono reddito. A proposito – precisa ancora il Sindaco – vorrei tranquillizzare qualche sirena stonata, che non è nostra intenzione svendere il patrimonio che appartiene ai rossanesi.[MORE]

Non è nostro stile, né abitudine. Anzi. Si pensi solo a quanto fatto nel recente passato, con la permuta dell’ex ospedale, nel Centro storico, ristrutturato e messo a nuovo dalle Amministrazioni di centro destra, e poi permutato dal precedente governo cittadino, con parte di palazzo De Falco, in condizioni fatiscenti ed in totale stato di abbandono e degrado. In ogni modo, l’obiettivo primario rimane quello di superare il Piano di alienazione degli immobili per puntare su un piano di valorizzazione degli stessi, che possa garantire una maggiore e migliore rendita, a solo beneficio delle casse comunali.

I beni riportati nel Piano di alienazione – prosegue l’assessore Stamile – sono solo indicativi e con la sua approvazione non è stato assunto alcun impegno alla vendita. La legge 112/2008, infatti, è intervenuta disponendo l’obbligo di allegare al Bilancio di previsione anche tale Piano. Si tratta di una nuova disposizione che mira a superare il patrimonio sottoutilizzato o non utilizzato, al fine di individuare nuove entrate e ridurre, così, i costi gestionali dell’Ente. Pertanto – conclude l’Assessore al Bilancio - i beni produttivi non saranno messi in vendita a meno di una impellente necessità e, comunque, non prima di una dovuta e necessaria valutazione da parte degli uffici preposti.

(Notizia segnalta da Comune di Rossano-Comunicazione Istituzionale)