Cronaca

Rosci di nuovo a Viterbo per cause di Ordine Pubblico, Melilla: totale insoddisfazione

TERAMO, 8 DICEMBRE 2013 – È stato nuovamente spostato al carcere di Viterbo Davide Rosci, l’ex candidato alle comunali di Teramo con Rifondazione Comunista e leader dell’associazione antifascista, che è stato condannato a 6 anni di reclusione per gli scontri avvenuti a Roma nell’ottobre 2011.

Il giovane manifestante era stato trasferito nel penitenziario della sua città lo scorso luglio in seguito all’aggravamento delle condizioni di salute del padre che non gli permettevano di fare lunghi spostamenti per vedere il figlio. Tuttavia, nonostante l’insoddisfazione generale, Rosci è stato nuovamente trasferito a Viterbo per ‹‹motivi di ordine pubblico›› precisa il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri. [MORE]

A scatenare questa decisione le manifestazioni di solidarietà politica degli amici e dei compagni antifascisti di Rosci, una scelta che non è piaciuta né a Maurizio Acerbo, consigliere regionale della PRC Abruzzo, che parla di ‹‹assurda volontà persecutoria nei confronti del nostro compagno›› ritenendo la pena ingiusta per il reato commesso, né al parlamentare abruzzese Gianni Melilla, il quale ha chiesto una spiegazione per il trasferimento.

‹‹Totale insoddisfazione alla risposta avuta oggi alla Camera da parte del Sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia›› commenta in merito Melilla ‹‹ È molto grave che un diritto costituzionale, quello cioè di esprimere, nell'ambito delle leggi vigenti, le proprie idee politiche possa "turbare" l'ordine pubblico Gli scioperi della fame di Davide Rosci sono stati decisi dal coordinamento nazionale dei detenuti per protestare contro le condizioni disumane delle carceri italiane sovraffollate e prive di ogni capacità di recupero dei detenuti, come invece recita la Costituzione. Lo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano proprio oggi ha inviato alle Camere un messaggio di grande preoccupazione sulla situazione delle carceri italiane››.

Erica Benedettelli

[immagine da infoaut.org]