Politica
Rosatellum, si va verso un'altra fiducia. Preoccupazione sul numero legale
ROMA, 23 OTTOBRE – Sembra ormai certo: il Governo porrà cinque fiducie per “blindare” la nuova legge elettorale, il Rosatellum bis: una per ogni articolo del testo in esame al Senato. Per l’Esecutivo sarebbe ideale ottenere il voto di fiducia senza “appoggi” esterni, ma non è da escludere che sia necessario il sostegno di Forza Italia e di Ala.[MORE]
Ad oggi, Pd, Ap, Autonomie e Idv ritengono di avere i numeri per andare avanti da soli. E’ tuttavia concreto il rischio che esponenti dei partiti di maggioranza contrari alla nuova legge disertino l’aula senza preavviso, il che complicherebbe notevolmente l’approvazione del testo. FI e Lega, infatti, hanno già comunicato che non intendono votare la questione di fiducia.
Secondo il regolamento di Palazzo Madama, l’astensione è pressoché analoga al voto contrario. A quel punto, le forze del centrodestra potrebbero decidere di favorire l'adozione del testo abbandonando l’aula al momento della votazione: in un simile scenario, tuttavia, le assenze dei contrari interni alla maggioranza esporrebbero ad un mancato raggiungimento del numero legale, compromettendo l’approvazione del Rosatellum bis.
Non mancano, ad ogni modo, possibili escamotage per evitare il mancato raggiungimento del numero legale: secondo il regolamento del Senato, infatti, questo è pari alla metà più uno degli aventi diritto al voto, esclusi i cosiddetti assenti giustificati (senatori che hanno ricevuto incarichi, o ancora assenti per la propria carica di ministri). In tal modo, il sistema delle assenze giustificate potrebbe essere utilizzato per abbassare ulteriormente il quorum.
In uno scenario in cui, neppure così, si raggiunga il numero legale, resterebbe solo la possibilità di cercare il “soccorso” di Ala, che alla Camera ha votato si al testo finale ma non alla fiducia: i verdiniani potrebbero dunque essere l’ago della bilancia, in una votazione in cui i “si” sicuri potrebbero essere meno di 143, considerando possibili “dissidenti”. La partita per la legge elettorale è tutt’altro che chiusa.
E se da un lato continuano le proteste da parte di M5S e Sinistra Italiana per la scelta di porre la questione di fiducia sul nuovo Rosatellum, di diverso avviso è Luciano Pizzetti, sottosegretario ai rapporti col Parlamento, per il quale quest’ultima rappresenterebbe piuttosto “una legittima difesa” anche a tutela della “trasparenza del voto” contro le decine di emendamenti presentati dalle minoranze linguistiche che potrebbero essere soggetti a scrutinio segreto.
Paolo Fernandes
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