Politica

Romano, la Camera respinge la sfiducia

ROMA, 28 SETTEMBRE 2011- La Camera respinge la mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Politiche agricole, Saverio Romano, avanzata dall’opposizione, con 315 voti. Favorevoli sono stati 294, i  votanti sono stati 609. Il ministro, che si è seduto da solo al banco dei ministri, aveva dato il via al suo intervento alla Camera affermando,  ''Quello che un tempo era l'ordine giudiziario ormai ha soverchiato il Parlamento e ne vuole condizionare le scelte''. [MORE]


Romano ha continuato sostenendo che, “Il Parlamento ha perso la sua centralita' a vantaggio di altri poteri, come quello mediatico. In questi mesi mi e' stato tolto l'onore, perche' i processi sono stati trasferiti in aule improprie, nelle piazze e in Parlamento”.

 

 


Continua Romano, “Io infatti sono stato oggetto di una campagna di aggressione che non auguro a nessuno. Piena, oltretutto, di grossolane inesattezze. Puo' un provvedimento giudiziario istruttorio, quale che sia, incidere sulla tenuta di un governo senza che di quel provvedimento nessuno debba rispondere?”.


Il ministro ha sottolineato che è stato tenuto ''per anni sulla graticola'' da un organo, la magistratura ''che non ha nessuna responsabilita'” aggiungendo che al posto di una mozione di sfiducia, si sarebbe aspettato “un atto ispettivo presso i magistrati” che lo hanno tenuto “sulla graticola per otto anni”.


Il voto  si è svolto in maniera palese e per appello nominale. A tal proposito, quando il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha votato nell'aula della Camera a favore del suo ministro dell'Agricoltura Saverio Romano, come era prevedibile, il suo voto è stato accolto dagli applausi da parte dei deputati del Pdl e da un coro di 'buu' da parte dell'opposizione.

 

Dopo l'esito del voto tensioni dentro e fuori al Parlamento.

 

Rosy Merola