Politica

Romano nuovo Ministro dell'Agricoltura, la polemica del Quirinale

 Roma, 23 Marzo - La designazione di Saverio Romano come nuovo Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali avrebbe condotto a un’aspra polemica tra il governo e il Quirinale. Sembrerebbe, infatti, che il Presidente della Repubblica non abbia gradito l’investitura di Romano, indagato dalla procura di Palermo. [MORE]


Francesco Saverio Romano, ex Udc, ora leader de I Popolari di Italia Domani, è salito questa mattina al Quirinale per il giuramento da ministro, presenziato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del sottosegretario Gianni Letta. Proprio in questa occasione una nota del Colle, ha rivelato le perplessità di Napolitano a proposito della nomina del politico siciliano.


Si legge nella nota «Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal momento in cui gli è stata prospettata la nomina dell'on. Romano a ministro dell'Agricoltura, ha ritenuto necessario assumere informazioni sullo stato del procedimento a suo carico per gravi imputazioni». Il messaggio continua «Essendo risultato che il giudice delle indagini preliminari non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Palermo, e che sono previste sue decisione nelle prossime settimane, il capo dello Stato a espresso riserve sull'ipotesi di nomina dal punto di vista dell'opportunità politico-istituzionali». La nota del Quirinale conclude infine «A seguito, dell'odierna formalizzazione della proposta da parte del presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica ha proceduto alla nomina non ravvisando impedimenti giuridico-formali che ne giustificassero un diniego. Egli ha in pari tempo auspicato che gli sviluppi del procedimento chiariscano al più presto l'effettiva posizione del ministro».


Francesco Saverio Romano è stato scelto come nuovo Ministro dell’Agricoltura in seguito al passaggio del Senatore Giancarlo Galan al ministero per i Beni e le Attività Culturali, dopo le dimissioni del Ministro Bondi.


Indagato dalla Procura di Palermo nel 2003 per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione, Romano è stato poi assolto nel 2005 a causa della mancanza di elementi idonei per sostenere l’accusa. Successivamente, in seguito alle dichiarazioni di Francesco Campanella, pentito di mafia, e al sorgere di ulteriori elementi, la Procura della Repubblica ha deciso di riaprire l’indagine.
Nel 2009 il testimone di Giustizia Massimo Ciancimino accusò inoltre Romano, dichiarando di aver pagato tangenti per centomila euro. Il neo Ministro Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali risulta quindi iscritto nel registro degli indagati per concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa Nostra.