Economia
Romaniello: occorrono interventi per il contrasto del lavoro irregolare
POTENZA, 20 AGOSTO 2013 - È ancora una volta la Flai-Cgil ad attirare l’attenzione sul mancato intervento dello Stato nella continua mortificazione della dignità umana dei migranti arrivati nel Lavellese-Vulture-Melfese per la raccolta del pomodoro.
Lo sostiene il capogruppo Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, ricordando che “da tempo aveva messo in guardia le istituzioni statali e regionali a non farsi trovare, per l’ennesima volta, impreparati, magari delegando ogni intervento al sindacato e alle associazioni di volontariato che sopperiscono a questa grave assenza dello Stato”.
Romaniello sollecita, inoltre, un intervento dell’assessore al Lavoro Falotico per verificare l’attuazione della legge sull’emersione del sommerso e garantire “una più efficace definizione dei Parametri di regolarità e congruità del lavoro; alcune modifiche in materia di Progetti di emersione; la diminuzione dei componenti dell’Osservatorio per il contrasto al lavoro irregolare con la presenza delle varie categorie più rappresentative del mondo del lavoro al fine di evitare la costituzione di un organismo pletorico.
Si tratta di potenziare strumentazione e attività di coordinamento fra le varie competenze chiamate in causa da una seria e sistematica azione di contrasto al lavoro irregolare, così da aggredire una delle ragioni permanenti di precarietà e di sofferenza e da favorire la progressiva emersione di relazioni fruttuose e trasparenti in un mercato del lavoro che sta entrando in un nuovo sistema generale di regole”.
“La realizzazione di specifici progetti di emersione- continua il capogruppo di Sel - non può che essere assunta e condivisa fra e con le categorie produttive interessate.
La legge detta le norme ed i vincoli generali; spetta al corpo vivo della società di Basilicata assumere il tema della emersione come uno dei fattori distintivi su cui investire per creare lavoro stabile, sicuro e di qualità per un nuovo modello di sviluppo della Basilicata”.
Infine, Romaniello sostiene la proposta della Flai Cgil Puglia che “sta lavorando per portare il ministro Kyenge a visitare i ghetti in Puglia e Basilicata.
E’ ora che i proclami del Governo sull’accoglienza di migranti che continuano ad arrivare sulle nostre coste come dei lavoratori stagionali, specie per la raccolta del pomodoro, si traducano in provvedimenti e soprattutto impegni di spesa”. [MORE]
Rocco Zaffino