Politica
Roma: sentenza Raggi il 10/11, elenchiamo tutti gli scenari possibili
ROMA, 4 NOVEMBRE - La gestione del Campidoglio, la direzione di marcia della politica romana per il 2019, i futuri rapporti tra i due alleati di governo Lega e M5S: tutto dipenderà' dalla tanto attesa sentenza del 10 novembre prossimo quando il giudice del tribunale Roberto Ranazzi si pronuncerà' sull'ipotesi di falso documentale contestata dalla Procura a Virginia Raggi in relazione alla nomina (prima congelata e poi revocata) di Renato Marra (fratello di Raffaele, all'epoca braccio destro della sindaca) alla Direzione Turismo con un aumento dello stipendio di 20mila euro lordi annui.
La frequenza ormai quotidiana delle schermaglie verbali tra Lega e M5s su come andra' guidata l'amministrazione capitolina fa chiaramente capire come la contesa per la Capitale rischi di trasformarsi nell'ennesimo fronte polemico per la maggioranza. Dalle uscite sul presunto immobilismo della giunta sulle buche, alla passeggiata per le vie del quartiere San Lorenzo nei giorni successivi alla morte della sedicenne Desire'e Mariottini - drogata e violentata da un gruppo di extracomunitari - fino agli endorsement per Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia, Salvini non ha risparmiato critiche al Campidoglio firmato 5 Stelle. Lo fa sapendo che la Lega, in ascesa in tutti i sondaggi, sarebbe l'unica formazione che non avrebbe nulla da perdere da un eventuale ritorno alle urne nella Capitale.
E la Raggi? Lei fa sapere di essere 'tranquilla' e 'serena' in vista della decisione del giudice mentre i suoi avvocati non escludono addirittura che possa fare "dichiarazioni spontanee" nell'udienza del 9 novembre quando, prima della requisitoria del pubblico ministero, sara' sentita come testimone Carla Romana Raineri, capo di Gabinetto in Campidoglio per 32 giorni fino alle sue dimissioni spiegate nel dettaglio in un lungo esposto consegnato a suo tempo ai magistrati.
Fonte immagine (Roma Fanpage)