Politica
Roma, Salvatore Tutino non sarà assessore al Bilancio: "Messo sulla graticola da esponenti del M5S"
ROMA, 27 SETTEMBRE - “Mi tiro indietro, sono da 20 giorni sulla graticola e lascio per il clima che c’è all’interno del partito che dovrebbe sostenere la Giunta di Roma”. Con queste parole Salvatore Tutino, il giudice della Corte dei conti indicato come possibile assessore al Bilancio del Comune di Roma, rinuncia alla sua eventuale nomina. “Non posso accettare – ha spiegato – accuse totalmente infondate e prive di ogni elemento di verità. Avevo dato la mia disponibilità, consapevole delle difficoltà e dei rischi che l’impegno avrebbe comportato. Ma pensavo a difficoltà legate all’impegnativo lavoro che mi sarei trovato ad affrontare come assessore al bilancio della Capitale”. [MORE]
L’attacco dell’ex superispettore tributario però non si ferma solo al suo incarico ma punta il dito anche sulle divisioni all’interno del M5S nella Capitale. “Il primo che si alza batte un colpo e anche le persone animate da buone intenzioni e serie, come la Raggi, se non sono messe nelle migliori condizioni non possono fare molto. Sono beghe loro e se le risolvano tra di loro. L’unico timore che ho, come cittadino di Roma, che la situazione sia davvero difficile”.
Uscendo dal suo ufficio in Campidoglio, la prima cittadina della Capitale ha voluto tranquillizzare tutti: “Era una delle persone che stavamo esaminando, ma il nome arriverà presto.”
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine formiche.net)