Cronaca

Roma, reperti archeologici: maxi recupero da 50 milioni di euro

ROMA, 22 GENNAIO 2015 - Uno dei pezzi più pregiati dei reperti rimpatriati da Basilea (Svizzera) è forse una preziosa anfora corinzia del VI secolo a.C. Il ritrovamento archeologico è il risultato di una complessa indagine internazionale coordinata dal procuratore aggiunto della Repubblica di Roma, Giancarlo Capaldo. [MORE]

L'anfora è decorata con figure nere che raccontano il mito di Teseo, un capolavoro trafugato con ogni probabilità da una necropoli etrusca. Tornano così al patrimonio culturale italiano 5.361 reperti archeologici provenienti da scavi clandestini in Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria di epoca compresa tra il VIII secolo a.C. e il III secolo d.C. Oltre a questa preziosa anfora sono stati ritrovati centinaia di altri vasi, anfore, kylix. Il loro valore ammonta a circa 50 milioni di euro. I particolari dell'operazione sono stati resi noti nella mattinata di ieri, dal Comandante dei carabinieri Tpc (Tutela Patrimonio Culturale), il generale Mariano Mossa, che ha dichiarato: "È il recupero più grande della storia per quantità e qualità".

La conferenza stampa si è tenuta al Museo Nazionale delle Terme di Diocleziano, dove erano presenti il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini, il procuratore aggiunto Capaldo e l'Ambasciatore della Confederazione svizzera in Italia Giancarlo Kessler.

(fonte immagine: ilquotidiano.net)

Pasquale Rosaci