Roma: premiazione Compasso d'Oro 2011

ROMA, 12 LUGLIO – Si svolge oggi al MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, nella sede della Pelanda al Testaccio, la cerimonia di premiazione del Compasso d’Oro 2011, giunta alla sua ventiduesima edizione.[MORE]
Compasso d’Oro, istituito nel 1954, è il più antico ed autorevole premio mondiale di design, nato con lo scopo di mettere in evidenza il valore e la qualità dei prodotti del design italiano all’epoca ai suoi albori. Quest’anno verranno premiati 19 designer e le imprese che con loro hanno realizzato i migliori prodotti del triennio 2008-2010 e verranno attribuite, inoltre, 77 menzioni d’onore, 6 premi alla carriera per designer italiani, 3 premi a figure del design internazionale ed un premio speciale. I prodotti Premiati e i segnalati con Menzione dalla Giuria Internazionale entreranno a far parte della Collezione Storica del Compasso d’Oro recentemente dichiarata da un Decreto ministeriale “bene di interesse nazionale”.
La premiazione si svolgerà all’interno di un più grande contesto costituito dalla mostra “Unicità d’Italia”, in esposizione al MACRO dal 31 maggio al 25 settembre, la quale racconta, attraverso i vari prodotti vincitori del premio Compasso d’Oro, cinquant’anni di saper fare italiano, dal 1961 al 2011. Si vogliono in tal modo analizzare le sfide del Made in Italy odierno e futuro guardando, però, anche ad un passato in cui l’unicità del design ed artigianato italiano ha costituito un fondamentale elemento di coesione sociale e di identità nazionale. Lo scopo di tale mostra, esposta in ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia, è quello di coinvolgere il pubblico attraverso convegni, seminari, lezioni, spettacoli ed addirittura un ristorante che offre prodotti tipici della cucina italiana.
Si vuole in tal modo riconoscere l’importanza degli ultimi 50 anni di Made in Italy che potrà, così, rimanere unico tutelando la creatività che ne è all’origine ed adeguandosi al rapido mutare della società, della tecnologia e delle mode, puntando su innovazione, ricerca e sperimentazione nell’uso dei materiali o nei processi di produzione e vendita. Solo in questo modo l’unico e famigerato design italiano potrà rimanere competitivo nell’appiattente economia globalizzata.
Filomena Maria Fittipaldi