Salute
Roma, Policlinico Gemelli: asportato tumore al seno di 15 kg
ROMA, 14 MARZO 2016 - Un intervento record quello effettuato al Policlinico Gemelli di Roma, presso l'Unità operativa di Chirurgia Senologica: ad una paziente sessantenne affetta da una neoplasia al seno, è stato asportato un tumore del peso di 15 chili. Sembrerebbe, come dichiarato dall'equipe che ha operato la donna, che la stessa "abbia atteso diversi anni prima di ricorrere all'assistenza medica", in quanto "paralizzata dalla paura e dall'imbarazzo". La rimozione del tumore è stata effettuata presso il presidio ospedaliero Gemelli da un gruppo di chirurghi coordinati dal dottor Roberto Masetti, il quale ha definito il caso "quasi unico per le dimensioni cui era arrivata la neoplasia, cresciuta localmente in modo abnorme". L'intervento si è concluso positivamente dopo circa tre ore ed il dirigente dell'Area Salute della Donna del Policlinico, avrebbe affermato che la sessantenne "non è la prima e nemmeno l'ultima paziente che si presenta alle cure mediche con un tumore molto grande", ma "posso dire - ha sottolineato il professore - di non aver mai visto in 35 anni di carriera una neoplasia di queste dimensioni".
Sui motivi che avrebbero indotto la paziente ad attendere molti anni prima di sottoporsi all'intervento, effettuato nei giorni scorsi, Masetti avrebbe citato "una paura paralizzante" e la creazione di una sorta di "circolo vizioso": "Ti accorgi di avere un tumore, la paura ti blocca e il tumore continua a crescere. All’angoscia per la malattia poi si somma un senso di vergogna e mortificazione perché ci si rende conto della propria manchevolezza e insorge la preoccupazione di essere rimproverata per esempio dai familiari".
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Sull'eventualità di ricorrere a terapie successive, il dottor Masetti ha spiegato che si dovranno "attendere i risultati dell’esame istologico per decidere gli ulteriori trattamenti utili a scongiurare una progressione di questa malattia avanzata. In genere - ha specificato Masetti - questi tumori non sono molto aggressivi e anche lo sviluppo di eventuali lesioni secondarie avviene in modo più lento”. La paziente è stata dimessa e sembrerebbe che non ci sarà alcun bisogno di sottoporla ad interventi aggiuntivi di chirurgia plastica: "La chiusura della ferita non ha richiesto nessun trasferimento cutaneo da altre parti del corpo e il decorso post operatorio è andato molto bene", ha concluso l'esperto.
Luigi Cacciatori
Immagine da tecnicaospedaliera.it