Politica

Roma, Marino si è dimesso Tra 20 giorni città commissariata

ROMA, 12 OTTOBRE 2015 - Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha ufficializzato questo pomeriggio le dimissioni annunciate giovedì. Da domani scattano i 20 giorni previsti dalla legge passati i quali le dimissioni saranno esecutive e irrevocabili. Il 2 novembre dunque Marino decadrà dall'incarico e l'amministrazione della Capitale passerà a un commissario nominato dal prefetto di Roma Franco Gabrielli su proposta del ministro dell'Interno Angelino Alfano. E intanto si studiano le soluzioni in vista del Giubileo dopo il passo indietro del primo cittadino: "È una città che sta in piedi da più di 2000 anni", dice lo stesso Gabrielli per rassicurare i romani. [MORE]

Salvo clamorose sorprese, si aprirà poi la fase del commissariamento in vista delle nuove elezioni. Si fa più forte l'ipotesi di un'entrata nella squadra dei subcommissari di alcuni elementi della giunta capitolina. Questo per dare una sorta di continuità all'amministrazione comunale alla prova del Giubileo. A quanto si apprende, potrebbero infatti essere chiamati a svolgere questo ruolo i nuovi assessori voluti dal Pd nel rimpasto di luglio per imprimere al svolta alla giunta Marino: dal responsabile della Legalità Alfonso Sabella, da alcuni quotato anche nel ruolo di commissario in quanto magistrato, a Marco Causi, esperto in bilancio, da Stefano Esposito (Trasporti) a Marco Rossi Doria (Scuola).

Ma se ancora non è chiaro il futuro politico della città, ad aspettare Marino ci sono gli sviluppi dell'inchiesta aperta dalla Procura dopo lo “scandalo degli scontrini” che ha spinto il Pd a togliere l'appoggio al sindaco. L'ex sindaco, infatti, rischia di essere indagato per peculato per una serie di rimborsi spese contestati. Ancora non c'è nessun indagato, ma oggi i magistrati della Procura di Roma che indagano sulle spese istituzionali fatte dal sindaco hanno dato oggi incarico al nucleo di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza di acquisire tutta la documentazione concernente l'utilizzo della carta di credito, assegnata dall'amministrazione comunale, con relativa movimentazione bancaria. I magistrati vogliono capire le ragioni dell'aumento del massimale di prelievo passato dai 10mila euro del giugno 2013 ai 50mila di due mesi dopo e fare chiarezza, in particolare su quelle 6-7 cene 'istituzionali' consumate da Marino e che sono state smentite da ristoratori e commensali.

Quanto al processo di 'Mafia Capitale', Marino ha firmato oggi l'atto di costituzione di parte civile del Comune nel procedimento penale contro 5 imputati nell'inchiesta, tra cui l'ex direttore generale dell'Ama, Giovanni Fiscon. Il procedimento inizia il 20 ottobre e Marino ha espresso la sua ferma intenzione di partecipare alla prima udienza in veste di sindaco. Sempre oggi Marino ha dato il via libera a tre ordinanze relativi ai lavori per il Giubileo per una spesa complessiva di 10 milioni. I lavori riguardano provvedimenti per il traffico e la mobilità in particolare sul Lungotevere e nell'area di San Pietro. Un ultimo tentativo di dare una parvenza di normalità dopo i concitati giorni vissuti in Campidoglio.

Tiziano Rugi