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Roma, le parole di Malagò dopo il no alle Olimpiadi 2024

 ROMA, 22 SETTEMBRE - Dopo il No alle Olimpiadi annunciato dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, sono arrivate le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Intervenuto alla cerimonia per il logo degli Europei di calcio 2020, il numero uno del Comitato sportivo ha voluto dire la sua sulla vicenda: «Teoricamente ci sono diversi piani B: ma non è la strada giusta. Perderemmo credibilità».[MORE]

Dopo la lunga attesa di ieri, nella quale Malagò non aveva potuto incontrare Raggi a causa del ritardo di oltre 30 minuti della sindaca, è arrivato il gesto distensivo: il presidente del Coni ha infatti richiamato oggi la Raggi con il gesto del baciamano. E sono in molti già a chiedersi se di distensione si tratti o di elegante punzecchiatura, così come definita dal Corriere della Sera.

La Raggi avrebbe evitato precedentemente il contatto con Malagò, andandosi a sedere più lontano assieme al vice, Daniele Frongia. Sulla spiegazione del baciamano Malagò ha così replicato: «Con una persona con cui non ho confidenza lo faccio sempre». Il gelo tuttavia pare restare e la telenovela infittirsi sempre più.

A Malagò viene inoltre chiesto se aspettasse le scuse della Raggi dopo il mancato incontro: «Una donna non deve mai chiedere scusa» - ha replicato. E sulla possibilità di un futuro pranzo tra i due taglia piuttosto corto: «Certo. Perché no? Siamo persone educate».

Sulla questione del pranzo in trattoria Malagò ha parlato di «questioni marginali» rispetto al fulcro della vicenda, ovvero la candidatura della Capitale ai giochi olimpici del 2024. Malagò non si sbilancia dunque sulle polemiche successive, compresa la dichiarazione di Di Battista, che lo aveva definito «coatto che minaccia».

La reazione del deputato grillino riguarderebbe la possibile mozione a 5 stelle sul quale Malagò aveva detto: «Consiglio alla sindaca di non presentare la mozione perché gli amministratori che firmeranno quella delibera dovranno assumersi le loro responsabilità». Il presidente si è così difeso: «Penso che la mia vita e il mio stile dicano qualcosa di diverso, ma rispettiamo le opinioni di tutti».

Si attendono ulteriori sviluppi, nonostante la contrarietà ad un piano B che potrebbe provare a rovesciare la posizione del Comune. Ipotesi che Malagò avrebbe ritenuto così poco credibili, a prescindere dalla contrarietà della decisione della sindaca capitolina. Ai microfoni di ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1 il presidente aveva riferito che pur non essendo ancora finita il rifiuto di una amministrazione comunale sulla candidatura comprometterebbe parecchio la credibilità della stessa agli occhi della comunità internazionale.

foto da: today.it

Cosimo Cataleta